Ponte sullo Stretto, via libera dal Consiglio dei Ministri

Il ponte sullo Stretto dovrà essere realizzato per “motivazioni imperative di rilevante interesse pubblico”. Così il Consiglio dei ministri ha sbloccato nelle scorse ore l’iter riguardante la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

Una proposta arrivata ancora una volta dal titolare delle Infrastrutture, Matteo Salvini. La decisione si fonda sull’articolo 6, comma 4, della Direttiva europea relativa alla tutela degli habitat naturali e della biodiversità. La stessa che negli ultimi mesi aveva bloccato l’approvazione dell’opera al Cipess.

Secondo quanto riportato nella relazione sui motivi di interesse pubblico, il progetto risponderebbe a esigenze di primaria importanza per la salute dell’uomo, la sicurezza pubblica e lo sviluppo sostenibile dell’ambiente. In altre parole, la costruzione del ponte non sarebbe più solo un’opera strategica, ma un’urgenza nazionale. Almeno secondo Giorgia Meloni e i suoi ministri.

A commentare l’esito del Consiglio dei ministri è stato Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina: «L’approvazione del report IROPI rappresenta un passaggio fondamentale. Consentirà di inviare alla Commissione Europea le comunicazioni necessarie al completamento della Valutazione di Incidenza Ambientale».

Perché l’iter per l’ok al ponte è ancora fermo solo a una fase preliminare. Le prossime tappe prevedono infatti l’esame del progetto definitivo e del piano economico-finanziario da parte del Cipess.

Se dovesse arrivare l’approvazione entro la seconda metà del 2025, ci saranno altri dieci mesi di tempo per la Stretto di Messina per la realizzazione del progetto esecutivo. Solo allora sarà possibile avviare gli eventuali cantieri e l’iter degli espropri.