C’è voglia di riscatto, di riprendere la marcia, ma soprattutto c’è l’esigenza di difendere il quinto posto in classifica, fondamentale in chiave playoff. La sconfitta casalinga del Catania contro l’Avellino ha riportato sulla terra un’ambiente che, forse, si era lanciato in voli pindarici grazie ad un filotto di risultati positivi e agli sconquassi in classifica causati dalle esclusioni di Turris e Taranto. Ma sono i fatti che contano e i fatti dicono che l’Avellino ha vinto a Catania perché ha una rosa formata da giocatori di qualità superiore. Non c’è altro da dire o da recriminare. Il Catania può solo guardare avanti alla sfida di sabato in casa della Cavese dell’ex Mino Chiricò. Una sfida che i rossazzurri non possono sbagliare, anche per fare un gradito favore ai cugini del Trapani. Ma a prescindere da questo il Catania deve provare a difendere il quinto posto in classifica o almeno deve evitare di arrivare all’ottavo. Catania, Picerno, Benevento e Potenza: 4 squadre in due punti. Una, inevitabilmente, finirà ottava e dunque giocherà fuori casa la prima sfida playoff. Un rischio che il Catania non vuole assolutamente correre, anche se il calendario e il turno di riposo non aiutano la squadra di Toscano.
Cavese sabato, alla finestra il 19 di aprile, scontro diretto a Potenza nell’ultima giornata. Difficile fare previsioni, perché anche vincendo a Cava, il destino del Catania potrebbe essere nelle mani di Benevento e dello stesso Potenza in campo quando i rossazzurri saranno fermi. In Campania, peraltro, Toscano non potrà contare su Di Tacchio squalificato: un’assenza che, lo ha detto il campionato, è pesantissima. Quaini e Frisenna si giocano un posto a centrocampo, mentre in avanti Inglese dovrebbe tornare titolare anche se non potrà garantire 90 minuti. Anche in casa della Cavese il Catania non potrà contare sul supporto dei propri tifosi, ma questa ormai non è una novità.
Alessandro Fragalà
