Di Nicola Baldarotta
A Trapani, la recente nomina di nuovi consulenti da parte dell’amministrazione comunale ha suscitato un acceso dibattito politico. L’opposizione, ed in particolare il consigliere Tore Fileccia, ha sollevato critiche riguardo ai costi associati a questi incarichi, mettendo in discussione la trasparenza e l’opportunità delle scelte effettuate.
Ad accendere il dibattito è stata la nomina di Gianni Mauro, ex vicesindaco di Erice dimessosi proprio nei giorni scorsi dal suo ruolo amministrativo, quale nuovo consulente del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida. Già a fine primo mandato di Tranchida l’architetto Mauro aveva ricoperto il ruolo di esperto del sindaco a titolo gratuito occupandosi di finanziamenti comunitari per avviare alcuni dei progetti che riguardano la città di Trapani. Stavolta, però, Mauro sarà retribuito – stando alla delibera ufficiale – con circa 36mila annui lordi. Somme reperite dall’amministrazione comunale attingendo dal fondo di riserva del sindaco.
I consiglieri di minoranza hanno espresso preoccupazione per l’assenza di chiarezza nei criteri di selezione dei consulenti e per l’onere finanziario che tali nomine comportano per le casse comunali. In un periodo caratterizzato da difficoltà economiche e da una gestione finanziaria già sotto osservazione, l’aggiunta di ulteriori spese per consulenze esterne è vista come una decisione discutibile.
Le critiche si inseriscono in un contesto più ampio di tensioni tra maggioranza e opposizione all’interno del Consiglio comunale. La nomina dei nuovi consulenti è percepita come un ulteriore segnale di una gestione poco attenta alle esigenze di trasparenza e di contenimento dei costi. L’opposizione chiede maggiore responsabilità e un coinvolgimento più attivo del Consiglio comunale nelle decisioni che comportano spese significative per l’ente.
A maggior ragione, poi, se consideriamo il fatto che anche un altro esponente della politica ericina, cioè il giovane consigliere Pietro Vultaggio, sembra destinato a dimettersi dalla carica per andare a ricoprire, anche in questo caso ben retribuito, l’incarico di portavoce del Sindaco o consulente per la comunicazione che dir si voglia.
In questo caso, oltre alle ovvie prese di posizione della minoranza consiliare, è anche l’Assostampa di Trapani a lanciare un allarme preventivo considerato che la stessa amministrazione guidata dal sindaco Tranchida ha fatto scadere il concorso per addetto stampa al comune, per poi inventarsi i portaborse esperti per la comunicazione.
Tranchida, dal canto suo, difende la scelta di nominare Gianni Mauro quale suo esperto. Lo conosce da 20 anni, afferma, ed è sicuro che farà un ottimo lavoro: “L’esperienza professionale nell’elaborare progettualità utili alle città per conquistare finanziamenti è fuori discussione – dice il sindaco -. Fu l’architetto Mauro, sottolinea il primo cittadino, ad aver intercettato i finanziamenti per 30 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere Cappuccinelli”.
Ci chiediamo, a questo punto, perché non l’abbia nominato direttamente assessore, visto che c”è una casella libera in giunta invece che attingere dal fondo di riserva?