di Fabio Pace

La Funivia di Erice potrebbe riaprire nei mesi di luglio e agosto. È la decisione emersa dalla assemblea dei soci (Comune di Erice e Libero Consorzio dei Comuni di Trapani – ex Provincia regionale) che si è svolta ieri. Nel corso della assemblea è stata illustrata la strategia, che risponde a un intendimento del Comune di Erice: la decisione finale sarà presa in una assemblea che si terrà il prossimo 15 giugno.
Comune di Erice e Libero Consorzio dei Comuni di Trapani hanno preso atto della situazione che è riassumibile in pochi punti: 1) la funivia a causa delle misure per affrontare la pandemia è stata chiusa subito dopo l’ultimo intervento di manutenzione obbligatoria, fine febbraio, primi di marzo scorsi; 2) il personale a pandemia dichiarata è stato posto, come consentito dalle norme, in cassa integrazione; 3) ad impianto fermo corrisponde nessun incasso; 4) gli utili al 31 dicembre 2019 sono congelati per la manutenzione straordinaria quinquennale e non si possono impiegare per coprire eventuali perdite dell’anno in corso. Partendo da questi punti fermi sono stati ipotizzati da management due scenari per il 2020, l’uno all’estremo dell’altro: chiusura fino a fine anno; apertura dal 1 luglio al 31 dicembre. A fronte di queste due ipotesi, una posizione mediana è stata avanzata dal socio Comune di Erice, rappresentata dal Sindaco Toscano e dall’assessore Gianrosario Simonte: garantire il funzionamento dell’impianto per un periodo di due mesi, nell’interesse pubblico della comunità. Il Comune di Erice, ha spiegato la sindaca, ci mette i soldi: «Nel redigendo Bilancio di Previsione del Comune di Erice – ha dichiarato – verrà previsto un fondo straordinario per garantire l’attivazione del servizio di Trasporto Pubblico Locale a mezzo fune da e per Erice, per la durata di due mesi, in misura inversamente proporzionale all’andamento degli incassi aziendali medio-tempore registrati, e comunque nella misura massima di € 180.000». Traduzione: facciamo ripartire la funivia per i mesi di luglio e agosto, la Funierice incassa quel che può, la differenza fino a un massimo di 90mila euro al mese (che poi è quanto costa tenere in funzione l’impianto compreso oneri vari e stipendi), per due mesi, ce li mette il comune. Il socio Libero Consorzio Comunale di Trapani, rappresentato dal dirigente Giuseppe Scalisi, delegato dal Commissario straordinario Raimondo Cerami, ha dichiarato di essere favorevole. Anzi talmente favorevole che, però, ha messo le mani avanti ed ha chiesto una variazione del contratto di servizio di trasporto pubblico locale tra la FuniErice ed il Comune di Erice, «mediante l’inserimento di una appendice al contratto che preveda impegni economici e finanziari ad integrazione dello stesso, al fine di salvaguardare l’equilibrio del bilancio societario per il 2020». Insomma, non sia mai qualcuno un domani venisse a chiedere i soldi al Libero Consorzio Comunale di Trapani. L’impegno lo ha preso il comune di Erice e i soldi li caccia il Comune. L’assemblea dei soci si è aggiornata al 15 giugno per consentire al Direttore Generale, Germano Fauci, di mettere tutto nero su bianco in un nuovo bilancio di previsione. Ovviamente soddisfatto il Presidente di Funierice, Franco Palermo. Anche perché due mesi sicuri, vuoto per pieno, è meglio di niente e poi, hai visto mai! dovesse andare bene la stagione magari il meccanismo si potrebbe replicare per settembre e ottobre e, chissà, forse anche dicembre. Per il 2021 poi si vedrà, intanto che passi questa nottata.