Dal 2008 al 2022, un’ombra silenziosa si è aggirata tra le frazioni di Fulgatore e Napola. Un nome sussurrato oggi con timore, un volto anonimo tra la gente comune: Frumuzache Vasile, il rumeno soprannominato “il killer delle escort”.
I suoi primi delitti noti risalgono alla Toscana, dove ha confessato di aver ucciso due donne, Denisa Paun e Ana Maria Andrei, entrambe sue connazionali. Ma il timore degli inquirenti è che quelle confessioni siano solo l’inizio. Che dietro quell’apparente sincerità si nasconda un orrore ben più vasto.
Il suo soggiorno decennale nel Trapanese – apparentemente tranquillo – oggi assume un aspetto inquietante, mentre la Procura di Prato estende le sue indagini anche sull’isola, passando al vaglio gli elenchi di donne scomparse, in particolare prostitute, tra Toscana e Sicilia. Dal comando provinciale dei carabinieri di Trapani non trapela nulla: ci sono accertamenti ancora in corso, stiamo lavorando. A Napola, Frumuzache Vasile viveva assieme al fratello Nicolae in una abitazione della via Falcone-Borsellino.
Nella piccola frazione ericina – poco più di mille anime – dove tutti conoscono tutti, in pochi, però, affermano di conoscere davvero il rumeno.
«È arrivato qui da giovanissimo», raccontano. «Lavorava nei campi con il fratello, ma in paese si vedeva raramente. Al massimo lo si notava mentre riparava auto. La mamma accudiva una persona anziana. Da tempo, però, la donna non vive più qui”.
A Napola, invece, è rimasto il fratello Nicolae che continua ad abitare nell’appartamento che condivideva con Frumuzache,
Intanto, la pista investigativa – ad indagare sono i Carabinieri di Prato, Firenze, del ROS, mentre il GIS ha dato il proprio supporto in occasione de fermo – prende corpo. I tabulati telefonici vengono esaminati uno a uno, cercando di ricostruire i suoi spostamenti, i suoi contatti, i suoi silenzi. C’è chi pensa che dietro quei lunghi anni vissuti tra le campagne siciliane si possa celare una verità mai raccontata.
Il rumeno, ora detenuto per omicidio volontario e occultamento di cadavere, nega ogni altro coinvolgimento oltre i due omicidi ammessi. Eppure, le sue parole non convincono. Gli inquirenti sospettano che dietro la sua calma apparente si nasconda la mente di un assassino seriale.
Se si dovesse dimostrare che abbia orchestrato l’ allontanamento della moglie per uccidere, l’ombra della premeditazione aggraverebbe la sua posizione in modo irrimediabile.
I moventi forniti? Fragili. Contraddittori. Quasi costruiti. La presunta minaccia di Denisa di rivelare la loro relazione alla moglie, o il supposto rifiuto di Ana Maria dopo aver scoperto la sua nazionalità, appaiono pretesti inconsistenti.
La verità, forse, non è ancora emersa del tutto.
E mentre le indagini avanzano, resta una domanda sospesa: quante donne ha davvero ucciso Frumuzache Vasile? “Ce ne sono altre”, avrebbe detto in carcere prima di essere aggredito da un parente di una delle due vittime.