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venerdì, Aprile 19, 2024
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L’aut aut di Giacomo Tranchida a Giuseppe Guaiana sulle elezioni ad Erice

Il sindaco di Trapani lancia un messaggio chiaro sia all’attuale presidente del consiglio comunale che al rappresentante dell’Udc, Alberto Mazzeo, colpevoli di aver partecipato ad una riunione politica contro l’attuale sindaca di Erice, Daniela Toscano.

Galeotta fu la riunione di lunedì pomeriggio, alla quale hanno partecipato diverse forze politiche che vogliono provare ad aggregarsi per formare una coalizione anti Daniela Toscano in vista delle elezioni comunali ad Erice previste per la primavera prossima.

C’erano gli esponenti di UdC, Fratelli d’Italia, Via ed autonomisti, Lega, Diventerà bellissima, Cives, Movimento Cinque Stelle, Comitato Fronte Comune e il movimento  “Amo Erice” che fa riferimento a Peppe Guaiana. Si sono incontrati per valutare la possibilità di mettersi assieme in modo da contrastare il potere elettorale di Giacomo Tranchida sindaco di Trapani e della Toscano stessa, che come noto sarà ricandidata ad Erice.

E’ stato un primo incontro al quale ne seguirà immediatamente un altro, lunedì prossimo, che potrebbe essere ancora più concreto. Ma gli strascichi, com’era prevedibile, ci sono già: soprattutto fra il sindaco di Trapani e il Presidente del Consiglio comunale di Trapani. Fra Giacomo Tranchida e Giuseppe Guaiana sembra che l’idillio sia finito. Almeno stando ai comunicati stampa diffusi ieri sera dai due, dopo l’incontro di lunedì.

A Tranchida il fatto che Guaiana sia andato a valutare la possibilità di appoggiare un candidato sindaco diverso dalla Toscano, per Erice, non è andato affatto giù. Così come non ha gradito la presenza, a quell’incontro, del consigliere Alberto Mazzeo in rappresentanza dell’UdC accanto alla deputata regionale Eleonora Lo Curto. Tranchida non sfugge alle domande giornalistiche di questi giorni, circa l’evidente contraddizione, anticamera dello sfilarsi di due importanti partner della coalizione trapanese riconducibili ad Amministratori e Consiglieri trapanesi delle liste Amo Trapani e Trapani Tua: “Non posso che prenderne atto. Ognuno è artefice del proprio destino. Ho il dovere – afferma Tranchida – anche per cultura personale oltre che politica, nonché per rispetto dei cittadini trapanesi, di provare ad essere fino in fondo garante dell’unità della coalizione e della coesione dell’azione strategica di governo, come ritengo dovrebbe esserlo la 2^ carica istituzionale della città e gli Assessori tutti della mia Giunta oltre ai consiglieri comunali eletti. Ovviamente chi sceglierà strade diverse, alleandosi con i primi e noti detrattori di questa Amministrazione, inseguendo chimere o cercando scorciatoie per soddisfare personali, ancorché, legittime ambizioni, è libero di farlo in qualunque momento. La mia pazienza e comprensione e’ stata tanta, ma è nota parimenti la mia allergia ai voltafaccia e peraltro comunemente notorio che la mia amministrazione non garantisce porte girevoli ad alcuno“.

L’UdC, che come noto ha un rappresentante in giunta (l’assessore Fabio Bongiovanni), non ha ancora risposto ufficialmente. Lo ha fatto, invece, ed immediatamente, Peppe Guaiana. E la sua risposta non lascia adito a malintesi: fra i due l’idillio è agli sgoccioli. 

Apprendo con grande rammarico che anche a Trapani è iniziata la stagione dell’odio, dettata forse dalla paura. Ricordo a tutti che nella qualità di Presidente del Consiglio, 2* Carica Istituzionale, ho sempre rispettato la dignità dell’intero consesso civico. Ma voglio rammentare a tutti che il sottoscritto non è e non sarà mai succube di alcuno. L’accordo elettorale raggiunto nel 2018, che ha portato alla costituzione della presente Amministrazione, riguardava molto chiaramente per tutti soltanto Trapani, pertanto rivendico la libertà di una diversa visione sulla politica ericina, come già espresso ed accaduto nel 2017. Contesto apertamente e fortemente questa sorta di transumanza ideologica pseudo induttiva e palesemente imposta, senza nessuna volontà o capacità di dialogo in qualsiasi territorio. La cultura di governo non si misura  con la capacità di abbassare la testa sempre e comunque.
Io rispetto solo la volontà dei cittadini e non permetto a nessuno di mancarmi di rispetto“.

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