È stata rinviata al 28 gennaio, sempre alle ore 15, nell’aula «Paolo Borsellino» del Tribunale Marsala e davanti al giudice monocratico Giusi Montericcio, la nuova udienza del processo che vede imputata l’ex pm Maria Angioni, con l’accusa di false informazioni a pubblico ministero, per il caso che si inserisce nell’ambito dell’inchiesta bis per il sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni.

A sostenere l’accusa contro la Angioni sono i pm Roberto Piscitello e Giuliana Rana. A difendere la Angioni sono gli avvocati Stefano e Andrea Pellegrino. Nell’udienza di ieri, lunedì 10 gennaio, proprio gli avvocati della difesa hanno sollevato un’eccezione che è però stata respinta dal giudice e contestata dai pm, i quali hanno chiesto anche di non inserire nella lista delle persone chiamare a testimoniare – 14 per l’esattezza – alcuni nomi già in programma, perché ritenuti ‘superflui’ ai fini delle indagini.

La seconda udienza si è svolta in circa un’ora e mezzo e dopo è stato chiesto il rinvio al 28 gennaio. Abbiamo intervistato l’avvocato Stefano Pellegrino che chiarisce gli aspetti tecnici di quanto svoltosi ieri.

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