sabato, Gennaio 18, 2025
9.2 C
Trapani
HomeAttualitàL'esplosione nella Rue de Trévise sei anni dopo

L’esplosione nella Rue de Trévise sei anni dopo

Domenica 12 gennaio 2025 si terrà la sesta commemorazione delle vittime della tragica esplosione avvenuta in Rue de Trévise il 12 gennaio 2019, un evento che ha segnato profondamente il 9° arrondissement di Parigi e ferito gravemente anche una cittadina italiana, Angela Grignano.

La cerimonia, organizzata presso il sito dell’esplosione, vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, delle vittime e delle associazioni che continuano a lottare per il riconoscimento dei loro diritti.

Saranno presenti Delphine Bürkli – sindaca del 9° arrondissement di Parigi -, Bianca Longobardi – Vice Console italiana -, il Vice Console spagnolo e le associazioni delle vittime “VRET” e “TREVISE ENSEMBLE”.

Le due associazioni rappresentano quasi 500 persone colpite, tra cui si contano 4 vittime decedute, 4 invalidi permanenti e centinaia di persone ancora profondamente segnate fisicamente, psicologicamente ed economicamente.

Le responsabilità e il processo ancora in sospeso

Il 15 settembre 2020, il Comune di Parigi e una società immobiliare sono stati incriminati per omicidio colposo. Le accuse riguardano negligenza e imprudenza, per non aver adottato le misure necessarie a prevenire l’incidente tramite una manutenzione adeguata.

La procura ha richiesto un processo penale per i reati di “omicidi e lesioni involontarie” e “distruzione involontaria per effetto di un’esplosione o di un incendio”. Tuttavia, a quasi sei anni dalla tragedia, il processo non è ancora iniziato. E questo lascia le vittime e i loro familiari in un doloroso stato di incertezza.

Una testimonianza personale: tra dolore e ingiustizia

Tra i partecipanti alla commemorazione sarà presente anche Angela Grignano una delle vittime più gravi di questa vicenda, ferita alla gamba sinistra, salvata dall’amputazione grazie a numerosi interventi sperimentali. Accompagnata dai suoi genitori, Angela, convalescente, parteciperà alla cerimonia in sedia a rotelle in quanto a novembre si è sottoposta al decimo intervento che l’ha costretta a bloccare definitivamente la caviglia, con la speranza di poter finalmente abbandonare le stampelle dopo sei anni.

La sua vicenda evidenzia la difficoltà quotidiana che molte vittime continuano ad affrontare. Alloggiata dal Comune di Parigi all’ottavo piano di un edificio, è stata gravemente penalizzata quando il malfunzionamento dell’ascensore del suo immobile, bloccato per oltre un mese, l’ha costretta a trovare una sistemazione alternativa.

Di fronte all’immobilità del Comune, che non si è interessato a garantire una soluzione, si è vista costretta a chiedere ospitalità presso amici che vivono a 50 minuti da Parigi.

«Questa situazione non è solo un simbolo di negligenza istituzionale, ma anche una profonda mancanza di empatia verso chi ha già subito un trauma enorme e cerca di ricostruirsi una vita» ha dichiarato.

Una battaglia ancora in corso

A sei anni dalla tragedia, la battaglia per ottenere giustizia e risarcimenti adeguati rimane aperta. Molte vittime continuano a lottare per ottenere il riconoscimento del loro diritto al risarcimento e un adeguato supporto per ricostruire le loro vite.

La presidente dell’associazione VRET , Linda Zaourar denuncia come le lungaggini burocratiche e legali rappresentino una ferita aggiuntiva.

«Non possiamo accettare che, dopo sei anni, le vittime siano ancora abbandonate a loro stesse. Chiediamo giustizia, dignità e un’accelerazione delle procedure per risarcire le persone colpite».

Un appello alla giustizia

La commemorazione sarà un momento di raccoglimento per ricordare le vittime e mostrare solidarietà alle loro famiglie, ma anche un’occasione per rinnovare un forte appello alle autorità francesi affinché si acceleri il processo legale e si garantisca un risarcimento equo e adeguato.

La presenza dei rappresentanti istituzionali e diplomatici italiani e spagnoli ribadisce la dimensione internazionale di questa tragedia, che ha colpito persone di diverse nazionalità.

Altre notizie