Terza puntata della nostra inchiesta
Stranezze ce ne sono. Inutile girarci attorno. Lo conferma ufficialmente l’attuale presidente della lega navale di Trapani, avvocato Nicola Di Vita.
Le verifiche sono state effettuate da ben due comitati di controllo nominati negli ultimi anni ma da qui a denunciare falsità ce ne corre. È questa la difesa dell’attuale consiglio direttivo della Lega navale di Trapani che, in merito a quanto riportato nell’esposto presentato da uno dei soci, contenente tutta una serie di accuse circostanziate da date, fatti e nomi e cognomi, assicura trattarsi di accuse calunniose e strumentali avanzate per fare del male alla Lega navale di Trapani.
L’idea che ci siamo fatti, ascoltando più parti durante l’elaborazione di questa inchiesta sviluppata in tre puntate, per ora, è che ci siano due gruppi in contrapposizione dentro la Lega Navale. Secondo alcuni, ci sarebbe un gruppo – che stando alle dichiarazioni di Di Vita farebbe capo a un avvocato – che avrebbe preferito che la sezione della lega navale chiudesse piuttosto che vederla operativa.
Di base c’è che l’attuale consiglio direttivo non si sente chiamato in causa per ciò che riguarda il passato. DI Vita conferma in maniera inequivocabile che i soggetti che fanno parte del cd attuale non hanno nulla a che vedere con malversazioni che hanno determinato il passivo di circa 450 mila euro della lega navale: si tratterebbe di un ‘accusa calunniosa e strumentale e documentalmente provabile della sua falsità.
Alla domanda del giornalista sul perché non abbiano sporto querele alla Procura, ci viene risposto che questo gruppo di soci non ha interesse, come altri, ad alimentare il fuoco e fare pubblicità negativa alla Lega Navale e che, anzi, loro vogliamo sanare la lega navale per fare cose serie senza consentire a nessuno che si rubino i soldi dei soci. Come purtroppo, viene ribadito, è stato fatto in passato…
Malversazioni, dunque. Non è più solo un’ipotesi a questo punto.
Tutte accuse inserite dentro l’esposto presentato da un socio e che sarebbero state portate al vaglio della Presidenza nazionale della lega navale
A riscontrare stranezze, chiamiamole così, negli anni passati non sarebbe solo l’attuale comitato direttivo ma un vero e proprio comitato di controllo del quale fanno parte soci eletti dall’assemblea e dal gruppo di soci contrario alla rottamazione e favorevole, invece, all’individuazione di quei soggetti che durante gli anni in cui sono stati fatti quei debiti hanno ricoperto ruoli direttivi : a loro, sostiene una parte dei soci della lega Navale, andrebbero chiesti i soldi per compensare i debiti e non, come invece, è stato fatto, spalmarli su tutti i soci. Ma al di là delle posizioni personali e degli schieramenti ci risulta, così conferma anche Di Vita, che le indagini avrebbero accertato che parecchi documenti e carte fossero in gran parte sono assenti e che ci fu qualche Amministrazione che potremmo definire “distratta”. Tutto questo però è stato messo nero su bianco nella relazione comunicata ai soci e all’assemblea. I fatti sono stati accertati e riscontrati.
Ma serviva rimettere in piedi la Lega Navale di Trapani, poiché a fine 2019 sarebbe scaduta la concessione demaniale e quindi si doveva procedere con lo smontaggio dei pontili e dei posti barca. Non c’era la regolarità fiscale, il Durc, per ottenere il rinnovo della concessione e in tempi brevissimi avrebbero dovuto liberare lo spazio occupato dentro il LAZZARETTO, monumento storico della città di Trapani, PENA l’accusa di occupazione abusiva incappando anche in sanzioni penali. Venne convocata l’assemblea dei soci che deliberò di approfittare della rottamazione fiscale che avrebbe consentito l’abbassamento del debito da 450 mila circa a 330 mila. Risolto il problema debitorio e ottenuto il rinnovo della concessione demaniale s’ aperta la battaglia interna ai soci che ha portato, poi, a questo esposto- denuncia di cui ci siamo occupati in questi giorni nel TG.
A fine mese, il prossimo 26 febbraio, si terrà la riunione dell’assemblea dei soci dove verranno presentati bilancio consuntivo e preventivo e i numeri parlerebbero chiaro: la Lega Navale è in attivo tant’è che si potrebbe ipotizzare la restituzione, con i primi rimborsi, dei soldi anticipati dai soci per superare il problema debitorio.
C’è una nuova cartella esattoriale di ottomila euro a cui va fatto fronte, si tratta di una cartella che non era fra quelle evidenziate nella rottamazione e anche per questa, afferma il presidente DI VITA, si sta procedendo con una rateizzazione.
Da parte nostra, per ora, è tutto. Rimaniamo in attesa di ulteriori chiarimenti e precisazioni oltre che di possibili risvolti legali.
Nicola Baldarotta