Sarà un week end consueto dal punto di vista climatico con temperature nella media stagionale invernale. Diventa notizia la normalità alla luce di quanto è accaduto nelle scorse ore, soprattutto nella Sicilia Orientale. Un ciclone storico, simile a quelli tropicali, ha attraversato l’isola, risparmiando le coste trapanesi e gran parte della Sicilia occidentale. Un flusso di aria calda s’è mosso dalla Tunisia verso la Libia, attraverso l’arcipelago di Malta con ricaduta sulla Sicilia sud-orientale dove il ciclone s’è alimentato con le correnti artiche russe. La causa è da ricercare in un mare ancora tiepido, memore dell’anno 2022 bollente, il più caldo della storia. Quanto accaduto negli ultimi mesi, comprese le alluvioni e le precipitazioni straordinarie di settembre e ottobre scorsi su Trapani e il suo hinterland segnano una pagina storica del clima italiano. La meteorologia definisce queste strutture che presentano aria calda nell’occhio del vortice TLC cioè Tropical Like Cyclone (ciclone simil-tropicale) o MediCane (MEDIterranean hurriCANE cioè uragano mediterraneo). Le temperature eccezionali del 2022, ma anche di un mese di gennaio che è risultato di quasi un grado più caldo della media trentennale 1991-2020, hanno rilasciato tanta energia sul Canale di Sicilia, fino a provocare venti di tempesta e piogge torrenziali da allerta rossa in Sicilia. La nostra regione aveva subito uragani mediterranei anche fuori stagione, ma mai a febbraio: ricordiamo Alex nel gennaio 2016 ed Arlene nell’aprile 2010, ma a febbraio, prima del riscaldamento globale, non c’erano mai state le condizioni termiche per avere un ciclone tropicale simile. Da oggi tutto è un ricordo, infatti i Cicloni simil-Tropicali, tanto sono potenti tanto sono veloci a dissiparsi: difficilmente sul Mediterraneo i TLC hanno una vita superiore a 48 ore.