Novanta minuti che possono valere una stagione. Questa sera la semifinale di ritorno di Coppa Italia di Serie C fra Rimini e Trapani. La vincitrice del trofeo ottiene una posizione privilegiata per i playoff, partendo direttamente dalla fase nazionale, l’equivalente di un terzo posto in campionato. Si riparte, quindi, dallo 0-0 dell’andata, gara in cui le occasioni sono state pochissime. Rimini e Trapani hanno giocato in maniera abbottonata, consapevoli del fatto che scoprirsi e subire un gol sarebbe stato pesante. Da un lato il Trapani, completamente rivoluzionato rispetto alla gara d’andata. Rosa completamente nuova, cosi come la guida tecnica di Vincenzo Torrente. Dall’altro lato il Rimini, che dopo un periodo altalenante, è riuscito a tornare al successo sabato scorso contro l’Ascoli. 2-0 il finale con reti siglate da Parigi e Cioffi. Proprio Parigi è il miglior realizzatore dei biancorossi, autore di 7 marcature. La formazione allenata da Antonio Buscè si trova in nona posizione nel girone B, ferma a quota 34.
Il tecnico ex Vibonese gioca con un 3-5-2 che permette agli esterni di supportare la manovra offensiva e di dare una mano importante alla retroguardia in fase di non possesso: Cinquegrano e Longobardi i due giocatori di fascia maggiormente utilizzati da Buscè. Tra gli ultimi innesti Luca Gagliano, proveniente dal Cerignola. 90 minuti, dunque, per stabilire la prima delle due finaliste di Coppa Italia di Serie C. Dall’altro lato Caldiero Terme-Giana Erminio, che riparte anch’essa da una situazione di pareggio (1-1 all’andata). In caso di parità anche al termine dei tempi regolamentari si andrà ai supplementari e poi, eventualmente, ai calci di rigore.