Ospitiamo la riflessione di Alberto Di Girolamo, già sindaco di Marsala, che a partire dalla vicenda dell’inquinamento da nitrati di alcuni pozzi di approvvigionamento della città, esamina alcuni dei nodi, non ancora sciolti, dalla amministrazione del sindaco Massimo Grillo.


È passato un anno e mezzo dall’insediamento della nuova amministrazione e da subito dopo siamo senza ospedale per poter ricoverare i pazienti affetti da malattie non Covid, come se queste fossero scomparse ma purtroppo non è così. Siamo anche senza la maggior parte dei poliambulatori ospedalieri, anche questi essenziali e con il padiglione Covid che doveva entrare in funzione nel maggio del 2021 e sempre in attesa della fine dell’opera. Tutto questo avviene sulla pelle di centomila abitanti e nel silenzio del sindaco e della politica complessivamente.

Un altro problema molto grave, affrontato con leggerezza e superficialità, è che da quasi un mese il sindaco continua a vietare a tutta la popolazione l’utilizzo dell’acqua per uso potabile nonostante nell’ultimo comunicato dica che adesso solo due/tre pozzi rispetto agli oltre venti da dove il comune attinge l’acqua, hanno valori dei nitrati fuori norma, mentre prima sarebbero stati interessati più pozzi. Un mistero. Perché il sindaco non comunica i valori  dei nitrati in modo scientifico e comprensibile? È un suo dovere farlo, è un diritto dei cittadini saperlo. Perché tutti questi segreti? Io ho fatto esaminare l’acqua che arriva nella mia abitazione dalla condotta che passa da via Trapani e tutti i valori sono risultati normali (i nitrati sono 40 mg) e la sto riutilizzando come prima. Perché il sindaco non fa chiudere i due pozzi interessati, quelli  di Pastorella e Scacciaiazzo e toglie il divieto? Il pozzo dello stadio non dovrebbe essere in funzione. Quanti danni anche economici e di stress, sta creando  alla popolazione?

Ma oltre a queste problematiche, c’è un altro problema non meno importante di cui chi amministra non parla: le FOGNATURE, a cui tutte le case dovrebbero essere allacciate per evitare il rischio di inquinamento del sottosuolo. Noi ci siamo trovati con tre  progetti presentati da precedenti amministrazioni,  del valore di circa venti milioni di euro, commissariati e il cui iter era bloccato nelle maglie della burocrazia, con il rischio di perdere i finanziamenti e la relativa realizzazione. Siamo riusciti a sbloccare l’impasse e a far iniziare i lavori. Il primo lotto che ha interessato via Mazara, via Tunisi, via Istria, via Vita, via Trapani e strade contigue è stato portato a termine entro il 2020. Il secondo lotto che ha interessato via vecchia Mazara, i lidi sud e strade collegate era quasi completo nell’autunno del 2020. Dopo tutto questo tempo perché non è stato ancora portato a termine? Per quanto riguarda il terzo lotto che interessa il centro della città, i lavori sono interrotti da mesi.

In aggiunta a questi tre lotti, nel quartiere di Strasatti ci sono fognature realizzate da alcuni decenni mai entrate in funzione e che dovrebbero essere collegate al depuratore allocato nel comune di Petrosino. Ho lavorato tanto per trovare una soluzione al problema e più volte sollecitato anche l’assessorato regionale al ramo, che mi aveva assicurato che avrebbe cercato una soluzione per attivare il depuratore e così poter allacciare le fognature sia quelle di Strasatti che quelle di Petrosino. Se i tre lotti delle fognature fossero funzionanti così come quelle di Strasatti e tutti gli immobili allacciati, avremmo che le acque reflue di 20/30 mila cittadini verrebbero confluite nelle fognature e quindi nel depuratore. Cosa è stato fatto in questi mesi per risolvere tali problemi? Chi controlla tutte queste inadempienze? Non vorrei che anche le ultime  fognature facciano la fine di quelle di Strasatti.

Un ulteriore problema riguarda l’igiene delle strade e delle piazze della città, che non sembrano  né spazzate bene né lavate, come invece avveniva prima.   
Amministrare non è tagliare nastri, prendersi meriti che non si hanno, fare posti di sottogoverno per gli amici a spese dei contribuenti e dire sempre “faremo”, ma è soprattutto affrontare problemi complessi e cercare di risolverli per migliorare la qualità della vita dei cittadini e non sprecare soldi pubblici.
Non sembra che per quanto riguarda l’ospedale, il padiglione Covid, l’acqua, le fognature, la pulizia della città, per non parlare di tutto il resto, il sindaco con i suoi assessori e i consiglieri di maggioranza stia facendo qualcosa, anzi la situazione peggiora di giorno in giorno.

Alberto Di Girolamo