Bando siccità, Safina: “Viticoltori e orticoltori esclusi dai ristori, o si modifica o sarà strage di aziende”

Dopo un 2024 segnato da una siccità straordinaria che ha messo in ginocchio l’agricoltura siciliana, la Regione ha approvato un pacchetto di aiuti straordinari per sostenere le aziende danneggiate. Con il decreto dirigenziale n. 3316 del 9 aprile 2025 prende forma il bando da 35 milioni di euro, finanziato interamente dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2022.

Le risorse saranno ripartite tra i comparti maggiormente colpiti: 18 milioni di euro andranno all’agrumicoltura, 11 milioni all’olivicoltura e 6 milioni saranno destinati a mandorlicoltura e pistacchicoltura. I ristori, in forma forfetaria e fino a un massimo di 25mila euro per ciascun beneficiario, saranno erogati entro il 31 dicembre 2025, in base alle domande presentate entro il 30 giugno.

Ma sul bando si sollevano già le prime critiche. Il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina contesta con forza l’esclusione dei comparti vitivinicolo e orticolo, settori che rappresentano una fetta fondamentale dell’economia agricola siciliana. «È inaccettabile – dichiara – che queste realtà siano state completamente escluse. O si modifica il bando, o sarà una strage di aziende».

Safina ha depositato un’interrogazione urgente all’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, chiedendo una rimodulazione delle risorse per includere anche i settori esclusi. «Il vitivinicolo – aggiunge – è stato già colpito dalla peronospora nel 2023, e la siccità ha inflitto un nuovo duro colpo, con cali produttivi fino al 40% solo nella provincia di Trapani. Anche l’orticoltura è in forte sofferenza. Non si possono aiutare solo alcuni e lasciare indietro altri».

Infine, l’esponente del PD lancia l’allarme sulla gestione delle risorse idriche, puntando il dito contro il caso della diga Trinità: «È stata svuotata, milioni di metri cubi d’acqua finiti in mare, e ora il comprensorio irriguo resterà a secco per tutta l’estate. Un altro disastro annunciato».

di Valeria Marrone