Tre cadaveri, appartenenti a un uomo di circa 30 anni e a due bambini di circa 2 anni, sono sbarcati a Lampedusa. Vittime dell’ennesima traversata sfociata in tragedia. Le salme sono state trasferite alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, dove verranno sottoposte a ispezione cadaverica. Secondo le prime ipotesi, sarebbero morti di fame e sete, dopo essere rimasti alla deriva per giorni su un gommone partito dalla Libia.
L’imbarcazione è stata individuata nel pomeriggio di ieri, a seguito di una segnalazione dell’assetto Frontex, e successivamente intercettata dall’equipaggio del veliero della ONG tedesca ResQship. A bordo, oltre ai tre corpi senza vita, c’erano 57 migranti, tutti soccorsi e trasferiti a Lampedusa.
Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, ci sarebbe anche un disperso. Si tratterebbe di un uomo che, durante la traversata, si sarebbe gettato in acqua per trovare refrigerio, forse a causa di ustioni provocate dal contatto con il carburante. Complice il mare agitato, non sarebbe più riuscito a risalire a bordo.