Trapani, riflettori sull’omicidio di Uwaida Bose?

Un caso rimasto a lungo irrisolto potrebbe tornare all’attenzione delle autorità: si tratta dell’omicidio di Uwaida Bose, prostituta nigeriana, il cui corpo fu rinvenuto il 23 dicembre 2013 nei pressi del cimitero di Custonaci, nel Trapanese. La donna venne strangolata.

A suscitare interesse attorno al Cold case sarebbe l’arresto di Frumuzache Vasile, il rumeno che ha confessato due omicidi commessi in Toscana – le vittime entrambe escort e sue connazionali – e sospettato di essere un serial killer.

Le indagini in corso, coordinate dalla Procura di Prato, stanno verificando eventuali collegamenti con altri episodi analoghi sul territorio nazionale. Vasile, che ha vissuto stabilmente nella frazione ericina di Napola dal 2008 al 2022, è ora oggetto di accertamenti anche in Sicilia, finalizzati a ricostruirne i movimenti e le frequentazioni durante il suo lungo soggiorno nella zona.

Il caso di Uwaida Bose è stato già oggetto di un procedimento giudiziario: per quell’omicidio venne infatti inizialmente accusato Alessandro Bulgarella, lavapiatti originario di Valderice. Tuttavia, la sua posizione è stata chiarita con l’assoluzione in via definitiva da parte della Corte di Cassazione, che ha confermato le precedenti sentenze di assoluzione per non aver commesso il fatto.

Uwaida Bose, nota anche con il nome di “Jennifer”, risiedeva a Palermo, nella zona del Policlinico, assieme al compagno e alle due figlie gemelle. Di giorno svolgeva l’attività di parrucchiera; la sera si recava a Trapani, dove, secondo quanto emerso dalle indagini dell’epoca, si prostituiva nei pressi dell’autostazione. Il suo corpo venne ritrovato dietro un chiosco di fiori, e inizialmente è rimasta senza identità, poiché non aveva con sé documenti. L’identificazione è avvenuta grazie alla denuncia di scomparsa presentata dal suo compagno.