Al Polo universitario di Trapani arriva il corso in Sistemi agricoli mediterranei

di Serena Giacalone

Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo ha lanciato un nuovo corso di laurea triennale in Sistemi agricoli mediterranei presso il Polo didattico di Trapani.

Il nuovo corso di laurea triennale in Sistemi agricoli mediterranei è coordinato dal Professore Salvatore La Bella e si concentra sull’importanza delle produzioni primarie vegetali e animali. Il nuovo programma di studi introduce mezzi tecnici innovativi per sostenere le colture tipiche dell’agricoltura siciliana. Il corso mira a creare nuovi itinerari e ad introdurre colture adattabili al cambiamento climatico in Sicilia. Il piano didattico comprende materie di base, come chimica, biologia, fisica e botanica, oltre a specializzazioni nell’agronomia e nelle coltivazioni erbacee all’aperto. Viene data particolare attenzione alla produzione animale, con un’ottica di sostenibilità e filiera, comprendendo tutti gli aspetti dalla produzione alla commercializzazione. L’obiettivo è formare professionisti capaci di sviluppare strategie di adattamento per le colture agrarie nel clima caldo-arido del Mediterraneo, seguendo i principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Adelaide Carista, presidente dell’associazione studentesca “Vivere Ateneo”, nel commentare il nuovo corso di laurea ha sottolineato l’importanza di migliorare i servizi e l’accoglienza per i nuovi studenti, affinché l’università diventi un punto di riferimento per la città di Trapani ed il territorio circostante. Carista ha quindi suggerito l’introduzione di nuovi corsi, come quello dei Sistemi Agricoli Mediterranei, per arricchire l’offerta formativa al Polo universitario di Trapani, fornendo agli studenti una migliore conoscenza dell’agricoltura e focalizzando il piano formativo sulle specificità del territorio siciliano, al fine di evitare la fuga di talenti. Il conseguimento del titolo di dottore in Scienze Agrarie junior permette di partecipare agli esami di stato e di iscriversi all’albo dei dottori agronomi e forestali, riconoscendo una figura professionale già presente nel territorio. Offre inoltre opportunità di carriera sia nel settore pubblico che in quello privato.