Nessuna violenza sessuale alle Mura di Tramontana, assolto l’imputato

Il trapanese Francesco Paolo Anguzza di 37 anni è stato assolto dalle accuse di violenza sessuale e lesioni e condannato, invece, a sei mesi di reclusione per il solo reato di porto abusivo di coltello. La sentenza è stata emessa, nel tardo pomeriggio di oggi, dal tribunale di Trapani. Il pubblico ministero aveva chiesto per l’imputato una condanna a sei anni e sei mesi. Il proscioglimenti dall’accusa di lesioni è avvenuto per un vizio di forma. E’ stata, infatti, ritenuta processualmente insufficiente la querela in atti della vittima, raccolta dalla polizia. Dopo la lettura della sentenza, Francesco Paolo Anguzza  è stato rimesso il libertà, perchè è stata dichiarata anche l’inefficacia della misura cautelare. 

I fatti contestati all’imputato si svolsero, lo scorso mese di novembre, alle Mura di Tramontana, a Trapani. Qui secondo l’accusa, Francesco Paolo Anguzza avrebbe violentato Natalya, una donna ucraina di 44 anni fuggita dal suo Paese in guerra.

Ripreso dalle telecamere, collocate nella zona, il trapanese venne arrestato dagli agenti della Squadra mobile a conclusione di una indagine- ampo.


Lui, però, difeso dall’avvocato Salvatore Galluffo, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti che gli venivano contestati. Ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con Natalya, sostenendo che lei era consenziente. Rapporto sessuale confermato dalla stessa vittima, assistita dall’avvocato Fabio Sammartano.