martedì, Gennaio 14, 2025
10.1 C
Trapani
HomeAttualitàTrapani, al Sant’Antonio Abate eseguito prelievo di organi a cuore fermo

Trapani, al Sant’Antonio Abate eseguito prelievo di organi a cuore fermo

E’ stato eseguito presso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani un delicato intervento di prelievo di organi su una paziente donatrice. La donna, deceduta per emorragia cerebrale, aveva 73 anni. L’intervento è stato compiuto da una equipe dell’ISMMETT, diretta da Gaetano Burgio con il supporto del Centro Regionale Trapianti ed in collaborazione con un’equipe di medici dell’Unità Operativa Complessa Anestesia e Rianimazione coordinata da Cristina Agozzino, responsabile aziendale per i trapianti, e tutto il personale del complesso operatorio dell’ospedale. Durato 7 ore, il prelievo a cuore fermo, meglio noto come prelievo DCD, acronimo di Donation After Cardiac Death, ha permesso l’ espianto di fegato e reni.
In numerosi Paesi la donazione a cuore fermo costituisce una realtà che ha permesso un notevole incremento del numero dei trapianti. La Sicilia è la prima regione del Sud Italia ad aderire al Programma del Centro Nazionale Trapianti, che prevede l’effettuazione del prelievo con una tecnica di circolazione extracorporea. Dal dicembre 2016 ad oggi sono 13 i trapianti effettuati nella regione utilizzando questa tecnica. Parole di orgoglio per la realizzazione di un prelievo innovativo, eseguito proprio all’interno del nosocomio trapanese, arrivano da Antonio Cacciapuoti, direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Sant’Antonio Abate.

La donazione è un gesto che in una prospettiva universale assume il significato assoluto del dono – dichiara, in una nota, Vincenzo Spera, commissario straordinario dell’Asp di Trapani – Un atto supremo che aumenta in noi la consapevolezza che ciascuno ha l’opportunità di salvare una vita umana, e non importa quale”.

Altre notizie