Si è tenuto questa mattina presso l’ASP di Trapani un tavolo tecnico cruciale per il futuro di Villa Betania, struttura d’eccellenza nell’assistenza a pazienti con disturbi dello spettro autistico. Alla riunione hanno partecipato il direttore generale dell’ASP, Ferdinando Croce, il garante delle persone disabili del Comune di Trapani Tiziana Barone e il responsabile della struttura Gerry Camarda.
Il nodo della questione è il rischio di chiusura di alcuni reparti, che potrebbe portare alla dimissione forzata di pazienti adulti con autismo, creando un vuoto assistenziale drammatico. La preoccupazione delle famiglie è stata raccolta dalla deputata regionale Cristina Ciminnisi (M5S), che ha richiesto un’audizione urgente in Commissione Salute per fare chiarezza sui fondi disponibili e sulle prospettive per Villa Betania.
Durante l’incontro, il direttore generale Croce ha manifestato un’apertura da parte della Regione, assicurando che si lavorerà per tutelare sia i pazienti che i lavoratori della struttura. L’intenzione è quella di non chiudere reparti né ridurre i servizi, evitando il licenziamento dei sei dipendenti che rischiano di perdere il posto a causa della mancanza di fondi. Anzi, i posti per i bambini ospiti della struttura, è stato annunciato, passeranno da 20 a 30.
Liste d’attesa e risorse insufficienti
Oltre alla questione della chiusura di alcuni reparti, il tavolo tecnico ha evidenziato un altro problema: le lunghissime liste d’attesa per accedere ai centri di riabilitazione. In alcuni casi, le famiglie devono attendere fino a due anni per ottenere un posto, con il rischio che le cure riabilitative arrivino troppo tardi per essere efficaci. Il nodo centrale resta sempre la carenza di risorse economiche e di personale specializzato.
In attesa dell’audizione in Commissione Salute, Croce ha chiesto di aggiornare il tavolo tecnico entro una settimana, quando sarà in grado di fornire maggiori dettagli sulle somme che potranno essere stanziate per l’assistenza ai pazienti, sia in regime residenziale che semiresidenziale.
Un appello alla politica
Villa Betania è da anni un punto di riferimento per le famiglie siciliane che necessitano di un approccio integrato e specializzato nella cura dell’autismo. Per questo, Ciminnisi ha lanciato un appello alla Regione affinché non venga disperso un patrimonio di competenza ed esperienza costruito nel tempo, garantendo il diritto alla salute e all’assistenza delle persone più fragili.
Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà puntata sulle decisioni della Regione e sulle eventuali soluzioni che verranno proposte per scongiurare la chiusura di un centro che rappresenta una risorsa fondamentale per il territorio.