Caso auto blu, Gianfranco Miccichè rinviato a giudizio

L’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè è stato rinviato a giudizio con l’accusa di peculato e concorso in truffa aggravata. Il processo prenderà il via il 7 luglio 2025 davanti la terza sezione del tribunale di Palermo.

Secondo l’accusa, tra marzo e novembre 2023, Miccichè avrebbe utilizzato l’auto di servizio regionale per fini privati, effettuando 33 viaggi non legati a impegni istituzionali. Questi includerebbero visite mediche personali e il trasporto di familiari e collaboratori per attività non correlate alle sue funzioni pubbliche. Nei guai era finito anche l’ex autista di Miccichè, Maurizio Messina che è stato condannato, con il rito abbreviato, a due anni e due mesi di reclusione per truffa e per aver sottratto somme sequestrate durante le indagini. Messina avrebbe dichiarato missioni inesistenti per ottenere indebiti rimborsi e, dopo l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare con obbligo di dimora, avrebbe trasferito il denaro sequestrato su un conto intestato a un parente.

Miccichè ha respinto le accuse, sostenendo di aver agito in buona fede e riconoscendo al massimo qualche “forzatura”, ma negando categoricamente l’ipotesi di peculato.

L’Assemblea Regionale Siciliana si è costituita parte civile nel processo.