L’assessore all’Agricoltura Toni Scilla ha incontrato le sigle sindacali firmatarie del contratto dei lavoratori forestali per presentare in anteprima le linee guida della riforma del settore che dovrà essere approvato dalla Giunta.
Benché il progetto di riforma sia vicino al varo, già nero su bianco, Flai Cgil Fai Cisl Uila Uil e Ugla hanno avanzato all’assessore la proposta di costituire due soli contingenti di lavoratori forestali: la fascia OTI ove transiterebbero gli attuali lavoratori che svolgono 151 giorni lavorativi, e un contingente di 181 o 151 giornate cui transiteranno gli attuali lavoratori che svolgono 151 e 78 giornate l’anno.
La proposta si tradurrebbe in una presenza di personale più attiva sul territorio con operai che potrebbero svolgere anche mansioni al di fuori del settore boschivo (antincendio e manutenzione). Infatti i sindacati hanno già raccolto il consenso di 213 amministrazioni comunali, tra le 490 dell’isola, per l’impiego di tale forza lavoro nell’iniziativa di “Sveglia Regione” dello scorso anno. Una attività che è piaciuta ai sindaci che hanno utilizzato i forestali nei loro comuni a fronte della carenza di operai nei loro organici.
Il comparto, come molti altri, ha inoltre subito l’urto della pandemia. È di sabato scorso la manifestazione Flai Cgil Fai Cisl Uila Uil per chiedere al Governo nazionale una modifica al Decreto sostegni che riconosca gli interventi dello Stato anche per i settori dell’agricoltura e delle pesca, rimasti ai margini degli interventi di aiuto e integrazione dei redditi. Nel 2020 sono state perdute migliaia di giornate lavorative in agricoltura.
I sindacati hanno avanzato richiesta di un bonus per gli stagionali insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza, in aggiunta al riconoscimento della cassa integrazione stabile nella pesca e, la garanzia per gli operai rurali nelle zone colpite da calamità naturale.
Riforma forestali in arrivo
