Anna Garuccio: “Nessuno mi difese dalle offese sessiste del Sindaco Tranchida”

L’ex consigliera comunale nonchè candidata a Sindaco per Trapani, Anna Garuccio, ha provato a stare in silenzio davanti a quello che rappresenta il “battibecco del momento” nella città di Trapani. Ma non ce l’ha fatta. Ha preso carta e penna ed ha detto la sua.
Una lunga spiegazione storica e tecnica sulla città di Trapani a dimostrazione di come, dalle parti del Distretto Turistico della Sicilia occidentale presieduto dall’assessore trapanese Rosalia D’Alì, la storia della città e del territorio – probabilmente – non la si conosce bene.

Ecco cosa scrive Anna Garuccio:

Non entrerò nel merito della diatriba D’Ali-Antonini. Non ne avrei né il tempo né la voglia. Io stessa sono stata vittima di offese ben più gravi, e realmente sessiste, molti se ne ricorderanno, quando ricoprivo l’incarico di consigliere comunale, e ho denunciato alla Procura della Repubblica. Nessuna difesa mi giunse tra le righe dell’Amministrazione stessa. Tuttavia non è il caso di volgere lo sguardo al passato.

Parlo del presente.

Non si offenda alcuno per queste mie parole. Del resto sarebbe assurdo pensare che per farvi cosa gradita sia necessario stravolgere la storia di una città, solo perché là si ignora. Se il fulcro del discorso era la promozione turistica, ritengo che in maniera imparziale la verità vada detta. Per farlo basta dare un’occhiata al sito West of Sicily, simbolo della promozione turistica trapanese e della Sicilia Occidentale, promosso e decantato da anni dal Distretto Turistico.

Così si legge: “Il Castello della Colombaia, una fortezza sul mare posta all’estremità ORIENTALE del porto.” Non bisogna essere archeologi per sapere che la Colombaia è ubicata sull’estremità OCCIDENTALE della costa trapanese e della Sicilia, e non orientale. A meno che qualcuno nel frattempo non l’abbia spostata. Vi tralascio poi le grandi inesattezze riguardanti la sua storia di cui si disinforma, e non si informa, in maniera puntuale il lettore turista o cittadino che sia.

Come se non bastasse, nella stessa pagina si attribuisce all’ imperatore Carlo V il titolo di INVICTISSIMA.

La verità è che fu Ferdinando il Cattolico a concedere alla città di Trapani il titolo di INVICTISSIMA per via « delle gloriose resistenze fatte sempre ai nemici del regno». Il Titolo fu poi riconfermato dall’imperatore Carlo V, uno dei più grandi sovrani della storia moderna.

Inesatta anche l’origine della Porta Oscura. Sbagliato è farne salire la costruzione al 1286, anno dell’ingrandimento voluto da Giacomo II d’Aragona. Tengo a precisare infatti che Porta Oscura è ancora oggi l’unico esempio cittadino rimasto delle porte della Trapani punica, e poi romana, bizantina, araba, e normanna. Risparmiata all’abbattimento delle mura occidentali e meridionali del 1286, e trasformata in arco per sorreggere la torre dell’orologio di cui tutte le più belle città medioevali erano dotate. La Porta Oscura è punica (260 a.C.), non è medievale come si evince nel testo (1286 d.C), c’è una differenza di 1500 anni!!

Irrisoria la descrizione della città di Trapani, ridotta a poche righe insignificanti. Nulla fa riferimento alla sulla sua origine, ignorata la sua colorata identità.

E non sarebbe la prima volta. Il Dossier “Trapani Città della Cultura” ne è l’esempio. Basti pensare alle mura di tramontana la cui origine veniva collocata nell’VIII secolo a.C., addirittura 500 anni prima della stessa fondazione della città, e 2000 anni prima della loro reale costruzione.

Potrei continuare per ore… non è una mera questione di date. Le date corrispondono a periodi e i periodi corrispondono alla presenza dei popoli che hanno conquistato Trapani e la Sicilia e che di conseguenza ne hanno influenzato la cultura, la tradizione, l’architettura, la topografia. Raccontare della storia di una città significa raccontarne l’identità, significa trasmettere al turista il fascino che quella città trasmette e di conseguenza suscitare in lui/lei il desiderio che lo/a porterà a visitarla. Raccontarne una storia sbagliata, o meglio raccontare erroneamente la presenza dei suoi reperti, e il non raccontare la sua storia, non trasmette alcun fascino, ma comunica una mancata conoscenza.

Non credo che le cose cambieranno con questo mio post. Al massimo qualcuno si premurerà nel cambiare le suddette pagine del sito, copiando come di consueto in questi anni in barba al lavoro e ai sacrifici altrui. Rimarranno gli altri errori qui non descritti.

Non è così che si cambia il passo delle città. Tuttavia sento il dovere di scriverlo perché le istituzioni istruiscano e guidino i cittadini e collaborino allo sviluppo delle città. La politica dovrebbe rimettere al centro del suo programma la COMPETENZA.

Ah, dimenticavo… Trapani non è stata fondata 1200 anni prima di Cristo. Bensì appena 1000 anni dopo, ovvero nel 260 a.C., sebbene porto di Erice dall’VIII.”