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giovedì, Aprile 25, 2024
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I trasferimenti di stranieri clandestini a rischio contagio?

La Segreteria Provinciale di Italia Celere, sindacato di Polizia, torna a denunciare con un documento a firma del segretario Alberto Lieggio, la presenza nel C.P.R. di contrada Milo di almeno tre cittadini di nazionalità tunisina risultati POSITIVI al Covid-19, sbarcati a Pantelleria e successivamente trasferiti a Trapani. Il sindacato, però, pone in particolare l’accento, sulla «inefficacia della metodologia utilizzata nell’effettuazione dei tamponi, l’inadeguatezza dei metodi utilizzati per il trasferimento dei migranti da Pantelleria a
Trapani a causa della commistione che avviene durante le fasi di trasferimento (tra soggetti giunti a termine quarantena e soggetti appena sbarcati) e la mescolanza tra soggetti trattenuti presso il C.P.R. (in forza di un provvedimento amministrativo) e soggetti appena sbarcati che, in violazione delle norme e del semplice buon senso, vengono fatti transitare, ed a volte pernottare anche per giorni, per il foto-segnalamento dalla struttura del C.P.R., tuttora utilizzato come Hot Spot».

Fin qui la denuncia in termini generali. Il sindacato nella sua nota inviata ai vertici della polizia, nazionale e locale, al commissario dell’ASP Zappalà ed alle diverse articolazioni sanitarie per competenza, entra poi nello specifico di alcune circostanze. Per esempio racconta che venerdì scorso, 10 settembre, «sono stati trasferiti a Trapani 48 stranieri provenienti da Pantelleria, a mezzo M/N Paolo Veronese, unitamente ad utenti privati, con partenza da Pantelleria alle ore 12:00 circa ed arrivo a Trapani alle ore 17:35. In 36 erano a fine quarantena con tampone rapido NEGATIVO effettuato a fine periodo di
osservazione sanitaria e 12 appena sbarcati con tampone rapido NEGATIVO effettuato all’atto dello sbarco. A carico dei 36 soggetti per i quali doveva essere emesso provvedimento del Questore di trattenimento presso i CPR nazionali, è stato eseguito dall’ASP di Pantelleria, in data 10/09/2021, un tampone molecolare necessario per l’accesso nei C.P.R., ma il tampone è stato processato solo in data odierna (11 settembre), dopo che i soggetti erano giunti a Trapani e posti a contatto con altre persone…ebbene in tre sono risultati POSITIVI COVID-19».

Da questa vicenda la sostenuta «inadeguatezza delle modalità con le quali vengono trasferiti gli sbarcati, ponendo a stretto contatto soggetti giunti a fine quarantena con quelli sbarcati da poco e che devono ancora effettuare il prescritto periodo di quarantena». Nonostante questa criticità il sindacato rimprovera si vertici della Questura «di continuare ad utilizzare come Hot Spot la struttura del C.P.R» e di continuare a trasferire a Trapani i soggetti sbarcati a Pantelleria, in assenza di un tampone molecolare. Circostanza che secondo Italia Celere «rappresenti una vera e propria bomba ad orologeria per la salute degli operatori delle Forze di polizia, per gli operatori
dell’Ente gestore del C.P.R. e per gli stranieri stessi».

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