15.2 C
Trapani
giovedì, Marzo 28, 2024
HomeAttualitàAtto vandalico a Porta Spada

Atto vandalico a Porta Spada

di Mario Torrente

Vandalizzato, ad Erice, un tratto delle millenarie Mura Elimo Puniche. Su uno dei blocchi megalitici di Porta Spada è apparsa una scritta offensiva e poco decorosa praticamente scalfita nella pietra assieme ad altre linee.

Si va ben oltre la vergogna! Questa scritta, scalfita in un blocco delle mura Elimo-Puniche, proprio all’interno di Porta Spada, rappresenta una autentica offesa alla ultramillenaria storia di Erice ed alla stessa identità di uno dei luoghi simbolo della Sicilia nel mondo. Praticamente da sempre, da quando, nell’antichità, le uniche montagne conosciute nell’isola erano l’Etna ed Erice. Ma oggi, in questa epoca moderna dove il concetto di rispetto va scemando sempre più, si arriva anche a questo, a deturpare uno dei più antichi monumenti della Sicilia, un reperto ecologico tra i più affascinanti e meglio conservati dell’isola: la cinta muraria che secondo la leggenda venne costruita dai Ciclopi e che custodisce un carico di storia di ben 2500 anni, facendo tornare indietro la clessidra al tempo degli Elimi e dei Punici. Qui ogni pietra racconta delle epoche e dei popoli che sono passati dalla montagna che fu della dea Venere. Di intere generazioni polverizzate dal tempo, mentre queste Mura sono sopravvissute a tutto ed a tutti.

Purtroppo l’idiozia dilagante, assieme ad un sempre crescente carico di inciviltà ed alla sempre più evidente mancanza di rispetto, ha finito col lasciare traccia anche nel “Libro di Pietra” della cinta muraria ericina, scalfendo questa scritta volgare ed offensiva, oltre che ad una serie di linee proprio sotto il meraviglioso arco di Porta Spada. Un atto vandalico grave, che ha danneggiato uno dei blocchi megalitici delle Mura Ciclopiche in un punto dove ogni giorno passano tanti visitatori. Nel 2021 ad Erice accade anche questo. L’atto vandalico è stato segnalato all’amministrazione comunale di Erice ed il vicesindaco Gianni Mauro ha fatto sapere che gli uffici si attiveranno per dare comunicazione alla Soprintendenza ai Beni Culturali, presentando una formale denuncia.

Lungo le Mura, purtroppo, non c’è un sistema di video sorveglianza, che è comunque stato previsto in uno dei progetti in fase di finanziamento. Appare evidente come questo episodio, sommato ai rifiuti lasciati a ridosso della cinta muraria, nei sentieri del bosco ed ai comportamenti poco decorosi che spesso si registrano, come la presenza di escrementi con fazzolettini tutt’attorno, pone sempre più l’esigenza di assicurare dei controlli per contrastare questa sorta di imbarbarimento che prende di mira monumenti importanti e siti che andrebbero protetti e valorizzati, come nel caso delle Mura Elimo-Puniche. È come se a Roma avessero vandalizzato il Colosseo, il simbolo della città eterna, costruito seicento anni dopo la cinta muraria di Erice.

Le antiche fortificazioni del Monte, dove ancora sono in piedi i torrioni, potrebbe invece risalire alla stessa epoca di fondazione di Roma, dove ogni pietra rappresenta un tesoro da custodire e preservare gelosamente. Dall’altra parte del Tirreno, dove secondo la mitologia passarono gli esuli troiani guidati da Enea prima di approdare nelle coste del Lazio, le cose sono invece andate diversamente e le pietre messe dagli antenati, piuttosto che essere protette vengono deturpate, offese e vandalizzate. Senza nemmeno una telecamera per provare, quanto meno, ad individuare gli autori di scritte varie, danneggiamenti e comportamenti incivili e poco rispettosi del valore, della bellezza e del carico di storia di questi luoghi. Che appaiono sempre più in balia di vandali, degli incivili e di tutta quella gente che non meriterebbe proprio di mettere piede ad Erice.

GUARDA IL SERVIZIO ANDATO IN ONDA NEL TG

- Advertisment -

Altre notizie