Omaggio a Nicola Badalucco

Lo sceneggiatore de "La Piovra".

Venerdì 19 novembre alle 17,30​ nella Sala di lettura ​ della Biblioteca Fardelliana, il Comune di Trapani ​ in collaborazione con la Biblioteca ,​ ricorderà​ Nicola Badalucco, sceneggiatore trapanese, autore di pagine immortali del cinema del Novecento. Un incontro con sceneggiatori, attori, registi e amici, per rendere omaggio a un ​ grande protagonista del cinema italiano. Con Giuseppe Badalucco, Gianni Cardillo, Franca De Angelis, Nino Marino, Marcello Mazzarrella, Sergio Carta.​ Interventi di Giuseppina Torregrosssa, Vittorio Sindoni, Doriana Leondoff e Lorenza Indovina.

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Dopo essersi diplomato al “Leonardo Ximenes”, Badalucco si laurea a Palermo in giurisprudenza e, di lì a breve, alla fine degli anni sessanta, dopo una breve parentesi nel giornalismo, esordisce come autore cinematografico scrivendo la storia Gotterdammerung che diviene il soggetto per un film di Luchino Visconti, “La caduta degli dei” del 1969. Il film fu un successo mondiale e Badalucco viene candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura e per la migliore storia originale; lo sceneggiatore continuerà la collaborazione artistica con Luchino Visconti con “Morte a Venezia”, adattamento del racconto omonimo di Thomas Mann. Ma è sterminato l’elenco della collaborazioni col cinema italiano. Badalucco, tra gli altri, ha scritto anche per registi italiani come Mario Monicelli, Steno, e stranieri come Sergej Bondarčuk, René Clément, Bob Swaim, Andreas Gruber, Xaver Schwarzenberger. Dal 1971 diventa membro della sezione scrittori della Academy of Motion Picture Arts and Sciences e fa parte della giuria che assegna i premi Oscar. Nel 1982
cominciò a scrivere anche per la televisione e di lì a breve comporrà il suo successo, forse più discusso, almeno dalle nostre parti: la Piovra, nel 1984, ambientato a Trapani. Nel film alcuni personaggi appartenenti alla società civile della città venivano rappresentati come “amici degli amici” di stampo mafioso. Aspri furono, infatti, i giudizi sull’autore, considerato un siciliano che offendeva la propria città.
Fra le tante cose, Nicola Badalucco ha insegnato per tredici anni drammaturgia.