Tre milioni e 600mila euro è la somma che la Giunta regionale di governo ha sbloccato con le variazione di bilancio destinandola alla stabilizzazione dei precari delle ex province regionali. Il provvedimento, finalmente, fa uscire dal limbo giuridico durato più di 30 anni, oltre 400 lavoratori vittime degli errori della politica e del processo scomposto di smantellamento degli enti di secondo livello, le province regionali oggi rinominate, dopo la riforma Crocetta, Liberi Consorzi dei Comuni. I cosiddetti precari, lavoratori a mezzo servizio, malapagati, con minori tutele lavorative e sindacali, hanno pagato lo scotto delle loro assunzioni al di fuori della regola aurea dei concorsi pubblici, con la considerazione generale di essere lavoratori di serie B, nonostante la gran parte di essi abbia, con grande senso di responsabilità, portato avanti interi uffici e sostenuto gli stessi compiti dei loro più fortunati colleghi lavoratori a tempo pieno. I lavoratori interessati, dal provvedimento regionale, provenienti da diversi bacini del precariato, sono in totale 411 in tutte le province dell’isola. Nel capoluogo, alle dipendenze della ex provincia regionale di Trapani, sono in 61 che godranno finalmente della stabilizzazione dei contratti a tempo determinato.