di Mario Torrente
Questa notte nel porto di Bonagia il forte vento di Maestrale ha sballottato barche e pontili, mettendo a dura prova gli ormeggi. Il mare era talmente agitato che è arrivato a prendersi una piccola imbarcazione in secco nello scivolo di alaggio mentre le mareggiate hanno rotto uno dei pontili dove in estate attraccano motoscafi e gommoni. Un peschereccio ha poi rotto gli ormeggi, nonostante il rinforzo delle cime con tanto di cavo di acciaio, finendo con la fiancata di dritta sulle alghe. Un’altra barca è invece affondata nei giorni scorsi, sempre a causa del mare mosso che, mancando una diga foranea a protezione dei venti provenienti da Nord, riesce ad entrare nel bacino portuale, con le onde che arrivano fino all’arenile. Da anni si parla della realizzazione di un vero porto turistico, senza però riuscire ad arrivare a nulla di concreto, nemmeno alla messa in sicurezza chiesta dai pescatori, dai diportisti e dagli operatori economici del borgo marinaro. Ultimamente si è tornati a parlare del progetto dopo che il sindaco di Valderice Francesco Stabile ha annunciato l’avvio dell’iter per il rilascio della Valutazione di incidenza ambientale. A questo punto si resta valutato dalla Commissione preposta per il rilascio della Valutazione di incidenza ambientale. Dopodiché si passerà a Roma, al Ministero dell’Ambiente, per il rilascio della Via. Solo a quel punto il progetto sarà realizzabile e soprattutto finanziabile. Ma dopo che il progetto predisposto dall’amministrazione comunale valdericina è stato dichiarato ammissibile per la Valutazione di incidenza ambientale, per settimane nelle cronache locali ha tenuto banco la polemica tra sindaco Stabile e Pd con reciproco scambio di accuse sulle responsabilità per la perdita dei finanziamenti a suo tempo ottenuti per la realizzazione del porto turistico. Intanto, però, a Bonagia le barche continuano ad affondare ed a rompere gli ormeggi, mentre i pontili una volta sì e l’altra pure hanno danni. Stamattina in mare e sulla posidonia spiaggiata c’erano tanti pezzi di sughero provenienti dalle parti dei pontili che si sono rotti a causa del mare mosso. Perché senza una diga foranea le onde entrano indisturbate dentro facendo danni su danni.