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giovedì, Marzo 28, 2024
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Solleciti Eas, ecco cosa fare

In questi giorni l’EAS, gestore idrico di diversi comuni della Provincia di Trapani, ha inoltrato a migliaia di cittadini i solleciti di pagamento con allegato un bollettino e con diffida a pagare entro 15 giorni. Si tratta di fatture per consumi eccedenze e canoni risalenti anche agli anni 2008/2009. Per chi ha ottenuto le sentenze di annullamento ad opera dei Giudici di Pace e Tribunale, non si è visto arrivare nulla, ma purtroppo per tantissime famiglie, anche chi aveva eccepito la “prescrizione” solamente a mezzo ricorso in autotutela, si è visto arrivare queste maxi diffide di pagamento.

Ecco il consiglio dell’avvocato Vincenzo Maltese, responsabile della delegazione Codici di Trapani, da giorni presa d’assalto da decine di telefonate di utenti di tutta la provincia preoccupati per le ingenti somme richieste.

La prima cosa da fare è verificare se le fatture oggetto dei solleciti sono mai pervenute negli anni, in tal caso si può replicare ad EAS tramite raccomandata a/r comunicando che nessun pagamento può esser effettuato, considerato che le fatture non sono mai state notificate. EAS ha più volte comunicato che non accoglie i reclami, che non riconosce la prescrizione e non annulla le eccedenze di seconda fascia. Solo una sentenza di un Giudice accerta negativamente il credito. In questi anni si è sempre difesa nei giudizi procedendo in alcuni casi ad impugnare le sentenze dei Giudici di Pace  presso il Tribunale che in questi casi ha la funzione di giudice d’appello. Purtroppo – conclude l’Avvocato Vincenzo Maltese – la cosa che fa rabbia è che essendo in Liquidazione coatta amministrativa – l’equivalente del fallimento – l’Ente non versa le spese che purtroppo vanno a gravare interamente sul cittadino che difende i suoi diritti nei vari contenziosi giudiziari. Si aspetta da anni e ormai con ansia il nuovo gestore idrico”.

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