È una sfida che unisce bellezza, cultura e solidarietà quella lanciata dal contest «Borghi dei Tesori», una competizione che coinvolge ben 52 piccoli gioielli della Sicilia, tra cui spicca Custonaci. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione «Le Vie dei Tesori» nell’ambito del progetto nazionale «Il Mio Dono» promosso da Unicredit, mette in palio 200 mila euro per sostenere progetti di restauro e valorizzazione dei borghi italiani.
Per partecipare, i sostenitori sono chiamati a esprimere il proprio voto entro il 31 gennaio 2025 attraverso due passaggi: il primo consiste nel votare per la Fondazione «Le Vie dei Tesori» sulla piattaforma dedicata, mentre il secondo prevede la scelta del borgo preferito tra i 52 candidati. La combinazione di entrambi i voti è essenziale per garantire ai borghi più votati la possibilità di accedere ai fondi destinati a interventi di rigenerazione territoriale.
Custonaci ha deciso di presentarsi con un progetto ambizioso e ricco di significato storico e religioso: il restauro del Pozzo della Madonna, un antico pozzo in pietra che rappresenta uno dei simboli più importanti della cittadina collinare. Profondo circa dieci metri e situato poco più a valle del famoso Santuario mariano, il pozzo è legato a una leggenda suggestiva.
Secondo la tradizione, quando il quadro della Madonna di Custonaci giunse miracolosamente in città, i buoi che trainavano il carro con l’icona sacra, esausti e assetati, si fermarono in un punto preciso e rifiutarono di proseguire. Proprio lì, il terreno fece sgorgare una sorgente d’acqua che dissetò gli animali, permettendo loro di completare il viaggio fino al santuario. Questo luogo intriso di fede e storia è oggi custodito con cura dall’Associazione «Maria SS.ma di Custonaci – Civitas Mariae», ma il restauro promesso dal contest gli donerebbe nuova vita, accrescendo il suo fascino e la sua attrattività.
«Confido nel sostegno di tantissimi cittadini, appassionati e amanti della nostra terra per questa importante iniziativa», ha dichiarato il Sindaco di Custonaci, Fabrizio Fonte. «Il nostro borgo merita attenzione, non solo per il suo valore storico, ma anche per il messaggio spirituale che il Pozzo della Madonna continua a rappresentare».
