Confimprese Palermo: “Forum Palermo non ha l’autorizzazione commerciale”

Verifiche e accertamenti chiesti a più riprese nei casi in cui i piccoli esercenti fanno richiesta al Suap per una nuova attività o per un subingresso in un’attività commerciale. E di recente, è passata anche la norma per cui i titolari di dehors devono presentare una doppia istanza. “Tutto questo mentre alcune questioni strategiche come l’ampliamento di Forum Palermo – spiega il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice –  e la decadenza dell’autorizzazione commerciale non viene messa in discussione, nonostante la nostra richiesta di chiarimenti. Ora, un dossier spiega tutte le irregolarità”.

Quanto avviene porta il numero uno di Confimprese Palermo ad un’amara conclusione: “ai giganti del commercio, lo Sportello Unico del Comune di Palermo stende i tappeti rossi, mentre i piccoli sono oggetto di controlli continui, di accertamenti e devono districarsi tra una serie di adempimenti burocratici, in un periodo difficile in cui le istituzioni dovrebbero invece essere accanto ai più deboli. La cartina al tornasole è il caso del Forum”.

La prima segnalazione

Sono passati quasi otto mesi dalla prima segnalazione di Confimprese Palermo ma ancora il centro commerciale Forum non è in regola con l’autorizzazione commerciale. Nella prima richiesta di audizione al Comune di Palermo il 9 agosto scorso il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice aveva segnalato per la prima volta la situazione di irregolarità di Forum Palermo.

“A seguito dell’apertura all’interno della struttura di tre punti vendita da parte di importanti marchi, estranei alla vicenda, su una superficie di vendita di quasi cinquemila metri quadrati– ha ribadito  Giovanni Felice – la proprietà di Forum Palermo, allora la Multi Veste Italy 4, ha violato una norma regionale che prevede, in questi casi, una nuova autorizzazione commerciale, senza che questa richiesta sia mai stata fatta”.

Dal novembre 2024, la Multi Veste Italy 4 è uscita di scena e al suo posto, nel centro commerciale di Palermo, c’è la SUN OPCO.

Negato l’accesso agli atti

A questo si aggiunge anche il no del Suap “che ha vietato l’accesso agli atti – spiega il presidente di Confimprese Palermo – ma nonostante questo, attraverso lo strumento delle “audizioni” previste dallo Statuto Comunale, abbiamo potuto mettere al corrente l’Assessore Forzinetti di diverse possibili anomalie nella gestione delle autorizzazioni commerciali rilasciate all’interno del centro commerciale”.

L’iter

“Mettere il Comune al corrente di quanto è accaduto – insiste Giovanni Felice – non è stato semplice. L’audizione l’abbiamo chiesta il 9 agosto, la prima audizione si è svolta il 20 settembre, la seconda il 6 novembre. In quella riunione era emersa con chiarezza l’anomalia legata ai punti vendita, tanto che gli uffici in riunione comunicarono di una richiesta di chiarimenti inviata alla MuIti Veste Italy 4, allora proprietaria del centro commerciale”.

A distanza di oltre 4 mesi, nessuna riunione è stata più convocata.

Il dossier

“Ieri- afferma Giovanni Felice- ho inviato un dossier all’assessore Forzinetti ed al Capo Area del SUAP, Dottoressa Vicari, dove illustroin maniera evidente, la violazione della Legge Regionale.

Il dato grave – ribadisce Felice – è che la documentazione dove è descritta con dovizia di particolari la violazione di cui stiamo parlando, è in possesso del Comune. Descrive l’apertura di una nuova grande struttura di vendita, la modifica della destinazione commerciale delle aree. Il problema vero è che nonostante la rilevanza delle pratiche riguardanti il Forum, nessuno le controlla. Come presidente di Confimprese, sono da sempre al fianco dei piccoli esercenti anche all’interno della galleria commerciale e intendo andare avanti in questa battaglia proprio per tutelare i diritti di chi nella galleria commerciale non ha lo stesso potere.

La legge deve essere uguale per tutti così come i controlli vanno fatti su tutti e non solo su alcuni. In questo senso, il Comune deve intervenire in autotutela e la proprietà del Forum deve al più presto sanare questa illegittimità, anche a tutela dei posti di lavoro”.

Il numero uno di Confimprese conclude: “Comprendiamo gli effetti collaterali dell’applicazione della legge ma la sua applicazione non può essere condizionata e applicata a discrezione”. Secondo il presidente di Confimprese Palermo “E’ giunto il momento che si avvii un’ispezione sull’operato del Suap”.