Un monumento in ricordo di tutte le vittime del mare

di Mario Torrente

Nella zona del porto peschereccio di Trapani si punta a realizzare un monumento in ricordo delle vittime del mare valorizzando il tratto di scogliera compreso tra Torre di Ligny ed il Villino Nasi.

A Trapani potrebbe sorgere il monumento più lungo d’Italia dedicato alle vittime del mare. Il condizionale è d’obbligo, visto che l’opera è ancora tutta da progettare e realizzare. Però c’è l’idea, quella di trasformare la scogliera di viale Lutazio Catulo in una grande “onda” colorata con i nomi dei trapanesi morti in mare scritti nei grandi massi e le navi dove erano imbarcati disegnate nelle pietre che separano il Mar Tirreno dal porto peschereccio. Proteggendo le barche attraccate dalle mareggiate. Praticamente la passeggiata che da piazzetta del Tramonto porta allo slargo del Lazzaretto, con vista da un lato su Torre di Ligny, dall’altro sul Villino Nasi, purtroppo spesso adibita a discarica da chi abbandona rifiuti incivilmente deturpando ambiente e paesaggio, potrebbe diventare un luogo della memoria in ricordo di chi, dal mare non è più tornato a casa. Ma anche di chi ha affidato tutte le sue speranze nella disperata traversata del mar Mediterraneo, trovando la morte in un barcone. Uomini, donne e bambini che non sono riusciti ad arrivare in Sicilia. Restando per sempre in questa grande tomba blu. Come tutti i marittimi affondati con la loro nave. Un lungo elenco di cui si è occupati in questi mesi il comandate Francesco Gianno della Società di mutuo soccorso proprio per realizzare il grande monumento lungo i trecento metri di scogliera di viale Lutazio Catulo. Dove, secondo i piani dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, saranno scritti i nomi di tutte le vittime del mare in un grande puzzle di colori, volti e disegni.

ASCOLTA L’INTERVISTA AL COMANDANTE FRANCESCO GIANNO