Processione dei Misteri, martedì la scinnuta dei gruppi

di Mario Torrente

Erice si prepara alla processione dei Misteri. Martedì pomeriggio, dopo la messa delle 17, nella chiesa di San Giuliano si terrà la scinnuta dei sette gruppi. Questo momento, in programma attorno alle 18, consiste nel loro spostamento nella navata centrale pronti per l’uscita di Venerdì pomeriggio. La processione uscirà del pomeriggio del Venerdì Santo alle 14,30 in punto dalla chiesa di San Giuliano. Da qui il corteo religioso si snoderà per le strade lastricate della città del Monte in un’atmosfera carica di spiritualità e tradizione. In un cammino scandito dalle preghiere dei fedeli, la processione, di cui si occupa la comunità muntisa assieme alla parrocchia guidata da padre Piero Messana, attraverserà il centro storico ericino per poi rientrare nella chiesa di San Giuliano al tramonto accompagnata dai colori del crepuscolo.

I gruppi dei Misteri di Erice sono antichissimi: risalgono al 1700 e sono arrivati ai giorni nostri per come vennero realizzati secoli con la tecnica del legno, tela e colla. Esattamente come quelli di Trapani. Ma questi sono arrivati ai giorni nostri per come erano in origine, visto che non hanno subito i danneggiamenti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Sono originali per come uscirono dalle botteghe degli artigiani del diciottesimo secolo.

Le statue sono bellissime. Sembrano davvero parlare, tanto sono espressive nel viso e curati nei minimi dettagli. I gruppi sono in tutto sette e rappresentano i momenti della passione di Cristo, ovvero “Gesù nell’orto dei Getsemani”, “La Flagellazione”, “La Coronazione di spine”, “l’Ascesa al calvario”, il Crocifisso e l’Urna: chiude la processione l’Addolorata, una stupenda immagine della Madonna che in realtà è una Pietà, tant’è che è seduta. Ma, nel 1800, venne inserita nella processione dei Misteri, avvolta in un manto nero e dietro la vara dell’urna.

I gruppi sono poi più piccoli rispetti a quelli della processione di Trapani e contano quattordici personali (in quella di Trapani sono 79 più il gallo), più il crocifisso, Gesù nell’Urna e l’Addolorata. Durante il loro “viaggio” per le strade ericine, i gruppi poggiano su delle forcelle, come avveniva anticamente anche per la processione di Trapani prima dell’introduzione dei cavalletti. Non c’è poi la tradizionale “annacata” trapanese, anche perchè il basolato ericino, le strade strette ed i dislivelli, con le continue salite e discese, impongono un’altra modalità di “passo” della processione.

L’ITINERARIO DELLA PROCESSIONE

Uscita Chiesa di S. Giuliano (14.30)– Piazza S. Giuliano, Via Roma, Via Gervasi, Via S. Francesco, Via V. Emanuele, Piazza Matrice, Via V. Carvini, Via G. Garibaldi, Via T. Guarrasi, Piazza della Loggia – Sosta – Via V. Emanuele, Via Gen. G. Salerno, Piazza Adragna (Mercato del pesce), Via P. Salerno, Piazza S. Martino, Via G. Fontana, Via A. Cordici, Via G. F. Guarnotti, Piazza S. Giuliano – Entrata chiesa San Giuliano (attorno alle 19.30)

(Foto Mario Torrente)