di Luigi Todaro
Un’ altra giornata di lutto per Alcamo che, dopo Epifanio Alsazia, oggi pomeriggio, ha tributato l’ultimo saluto a Roberto Raneri, morti, assieme ad altri tre colleghi nella strage di Casteldaccia. I funerali sono stati celebrati nell’atrio dell’oratorio salesiano della chiesa delle Anime Sante alla presenza di una folla commossa. Presenti centinaia di persone. Ad officiare la funzione religiosa il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli. Intervenuti i sindaci di Alcamo, Domenico Surdi; di Partinico, Piero Rao e di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto. «Questa morte sul lavoro è un buio che pervade non solo voi della famiglia, ma tutta la comunità parrocchiale, tutta la nostra città, il mondo stesso – ha detto il vescovo -. Dobbiamo pregare il Signore risorto perché la sua luce possa splendere sulle nostre esperienze di dolore e sulle oscurità che la vita porta con sé». Poi, un pensiero per i familiari della vittima: «A nome di tutta la comunità voglio dire a Benedetta e ai suoi due ragazzi Chiara e Gioele, ma anche a tutti i familiari di Roberto e di Epifanio, che la prospettiva della casa del Signore continuerà a riempire di luce il vostro cammino e renderà ancora più forte il vostro servizio alla vita, per camminare insieme con bontà, con giustizia, con bellezza».
«Stare qui – ha proseguito Fragnelli – vuol dire che ognuno di noi diventa un fratello o una sorella che aiuta ad asciugare le lacrime. Tutta la nostra vita deve consistere nel cercare di rendere meno oscura la valle nella quale camminiamo, di rendere più luminosa e accogliente la valle della vita, della fraternità e del sorriso. Abbiamo bisogno di modelli e Don Bosco e un modello che ci permetterà di continuare a vivere nella fiducia che i nostri fratelli che sono entrati nella casa del padre continueranno a pensare a noi e a guardarci nel nostro cammino quotidiano». Infine, un ringraziamento «a tutti e alle autorità civili e militari perché sono situazioni nelle quali non ce la facciamo a gestire da soli tutto quello che un dolore del genere porta con sé. E abbiamo bisogno di stare uniti di stare insieme perché possiamo costruire un avvenire migliore». Stamattina a Palermo, è stato celebrato anche il funerale di un’altra vittima della strage. Tutto il quartiere dell’Albergheria si è fermato per l’addio a Giuseppe La Barbera, l’operaio più giovane che ha perso la vita durante i lavori nella rete fognaria a Casteldaccia.
Frattanto, domani il vescovo si recherà in visita dalla famiglia Alsazia. Fragnelli, infatti, non ha potuto celebrare sabato i funerali perché non era in Diocesi in quanto stava partecipando
ad un’ordinazione episcopale.