Un nuovo incendio è divampato ieri a Pantelleria I primi piccoli focolai sono stati notati in mattinata nella parte bassa di Scauri, dove probabilmente alcuni cittadini stavano dando fuoco a sterpaglie. Le fiamme hanno invaso in poco tempo tutta l’area pianeggiante e, alimentate dalle raffiche di vento di scirocco, hanno risalito il costone verso la zona di Sciuvechi.
Nonostante il tempestivo intervento di Vigili del Fuoco e Corpo Forestale, gli operatori si sono resi subito conto della situazione fortemente critica a causa dei terreni incolti e della macchia mediterranea resa arida dalla siccità.
Mentre i Carabinieri mettevano in sicurezza la strada che da Scauri conduce alla contrada di Bukkuram, le squadre di soccorso, lavorando in stretta sinergia, hanno cercato di ostacolare la propagazione del fuoco usando gli idranti. Ma non è stato sufficiente. Le correnti ascensionali del vento hanno spinto il fuoco oltre la strada che fino a quel momento fungeva da tagliafuoco.
Grazie alla presenza del DOS (ovvero del Direttore Operazioni Spegnimento) fisso sull’isola da inizio maggio, è stato possibile richiedere l’intervento dei Canadair. Ne sono giunti due da Lamezia Terme che, in poche ore, 24 lanci e l’uso, tra l’altro, di una polvere rossa ignifuga ritardante, sono riusciti a spegnere l’incendio intorno alle 17.00.
Numerose le riflessioni e le considerazioni da parte dei referenti delle Istituzioni presenti sul posto che, ancora una volta nel giro di pochi mesi, sono dovute intervenire per domare un incendio con personale e mezzi insufficienti rispetto alle necessità dell’isola.
Tutti d’accordo sull’importanza del lavoro di squadra, sull’adozione della Carta Antincendio redatta dal Parco Nazionale e sulla necessità di avere un elicottero fisso sull’isola che possa intervenire immediatamente prima dell’arrivo dei Canadair.
Oggi è iniziata la conta dei danni, che per fortuna non ha visto coinvolte vite umane e abitazioni ma andare in fumo ettari di terreni e macchia mediterranea di un Parco Nazionale già ferito dai numerosi incendi.
Giuliana Raffaelli