Si aspetta solo il via alla gara da Bruxelles. Ombra: «Spingeremo affinché siano rispettati i tempi previsti dalla legge».

La continuità territoriale, che si tradurrà con nuovi voli da Trapani Birgi per alcuni scali aeroportuali italiani, è giunta alla fase conclusiva. Almeno per quel che riguarda l’iter italiano. Adesso si attende il via alla gara che deve giungere da Bruxelles. L’ultima e decisiva conferenza di servizi, con esito positivo, si è svolta ieri al dipartimento Infrastrutture della Regione siciliana dove è stato completato ufficialmente il percorso istituzionale per l’avvio della Continuità territoriale all’aeroporto di Trapani. Alla riunione operativa erano presenti, tra gli altri, il presidente di Airgest, Salvatore Ombra e il responsabile amministrazione e finanza della società di gestione, Dario Sorbello, l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Marco Falcone, il Comune di Trapani rappresentato dall’assessore al Commercio e attività economiche, Andreana Maria Patti e una rappresentanza del ministero dei Trasporti. La documentazione relativa alla conferenza di servizi che ha dato esito positivo alla Continuità territoriale verrà trasmessa alla Commissione europea che procederà con la pubblicazione dell’informativa comunitaria e, quindi, del bando per il tramite di Enac. Le rotte onerate, per cui il primo Governo Conte ha già stanziato 36 milioni di euro, per il triennio 2020-2022, andranno da Trapani a Napoli, Brindisi, Ancona Perugia, Parma e Trieste. «Airgest – ha commentato Ombra – è riuscita ad ottenere risultati in tempi celeri, anche grazie allo sdoppiamento del percorso dell’attivazione della Continuità territoriale rispetto allo scalo Comiso che ha, al momento, un ritardo procedurale. Spingeremo affinché si vada alla gara, nei tempi previsti dalla legge».