Finto matrimonio per il permesso di soggiorno, cinque indagati a Marsala

Avrebbero organizzato, in cambio di soldi, un matrimonio combinato per fare ottenere ad uno straniero il permesso di soggiorno e una assunzione.

In cinque sono indagati dalla Procura di Marsala. Si tratta di tre italiani e due stranieri.

Dall’attività investigativa condotta dalla Digos di Catania per far luce sul fenomeno degli sbarchi fantasma con l’obiettivo di individuare eventuali cellule terroristiche, sarebbe emerso che un tunisino di 52 anni, tuttora ricercato, per restare in Italia avrebbe chiesto a due marsalesi, di 37 e 33 anni, di cercargli una moglie per ottenere così il permesso di soggiorno. I due avrebbero trovato la sposa, una ragazza di 32 anni in cura per patologie psichiatriche, con la quale l’uomo avrebbe effettivamente contratto matrimonio con il rito civile nel novembre del 2020. Le indagini, però, hanno accertato che era una unione fittizia in quanto i coniugi non coabitavano e perché l’uomo aveva una relazione con una connazionale.
Indagando sul tunisino, la Digos della Questura di Catania avrebbe scoperto che il 52enne avrebbe creato sorta di ufficio di collocamento illegale, tramite un imprenditore agricolo marsalese di 52 anni, che dietro il pagamento di denaro avrebbe comunicato l’assunzione fittizia di un guineano di 26 anni, il quale così avrebbe ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno.