di Mario Torrente
In aumento il numero di esemplari che affollano i canali, le vasche e gli argini della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. che si conferma essere un’oasi naturalistica unica, popolata da tantissime specie di uccelli migratori.
In una sola giornata sono stati censiti 5.152 uccelli. Il dato è emerso dal monitoraggio annuale dell’avifauna acquatica svernante in Italia effettuato dal Wwf, ente gestore della Riserva delle saline. Nel monitoraggio, dove sono stati coinvolti anche molti volontari, sono state osservate 56 specie, di cui 45 prettamente legate all’ambiente acquatico. Praticamente “quasi il 50 per cento delle specie svernanti presenti in Italia è stato avvistato nella Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Il che conferma l’importanza strategica del sito”, come evidenziato dal direttore dell’area protetta Silvana Piacentino, rimarcando l’importanza dei numeri rilevati e soffermandosi sui risultati conseguiti in materia di tutela del sito, che tra l’altro è un’area umida di importanza internazionale, rientrando nella convenzione di Ramsar. Nel corso del censimento sono state contate 880 volpoche, un’anatra che grazie alla Riserva da pochi individui presenti nei primi anni ora è presente regolarmente con centinaia di esemplari svernanti e diverse coppie nidificanti. Per Silvana Piacentino, il trend in ascesa della volpoca alle saline di Trapani è certamente un segnale importante del valore dell’area per lo svernamento della specie. Ottimo anche il dato relativo alla presenza delle avocette, specie simbolo della Riserva, con ben 265 individui censiti insieme ad 86 esemplari svernanti di cavaliere d’Italia. Ma sono stata avvistati anche di ben 4 falchi pescatori, un elegante rapace che cattura le prede con tuffi spettacolari e poi ancora 33 chiurli, 31 pivieresse, 12 fratini, 367 piovanelli e tante altre specie ancora alla ricerca di cibo tra argini di saline e vasche”. Da oltre un ventennio, nell’ambito del progetto di censimento degli uccelli acquatici che copre la totalità dei paesi europei e mediterranei, nel territorio della Riserva, grazie anche alla preziosa collaborazione di rilevatori autorizzati, in gran parte volontari, si effettuano i rilevamenti delle specie presenti all’interno dell’area protetta, con la finalità di contribuire alle strategie di conservazione internazionale dei siti Ramsar, Zps e Iba.