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Nino Oddo non diffamò Tranchida

Di Nicola Baldarotta

“Oggi la corte d’Appello di Palermo, riformando la sentenza del Tribunale di Trapani, mi ha assolto dal reato contestatomi di diffamazione nei confronti dell’attuale Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, “perchè il fatto non sussiste”. Ringrazio i miei avvocati Giovanni Bruno e Massimo Zaccarini e resto in attesa delle motivazioni che saranno depositate nei prossimi 90 giorni. Mi riservo solo allora di tenere una conferenza stampa per illustrare le implicazioni storico/politiche che questa sentenza comporta”.

Queste le parole dell’onorevole Nino Oddo, a commento della sentenza di assoluzione disposta oggi dalla Corte d’Appello di Palermo, in merito alla vicenda che lo ha visto contrapposto per circa dieci anni, in sede giudiziaria, contro l’attuale Sindaco di Trapani. La vicenda risale alla campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2007 quando Tranchida era candidato alle Amministrative di Erice, da aspirante sindaco contrapposto all’allora sindaco uscente Ignazio Sanges.

Una vicenda che ha visto alternarsi, nelle aule giudiziarie del Tribunale di Trapani, parecchi testi chiamati dall’una e dall’altra parte e che si concentrò soprattutto sulla vicenda legata ad una cena in pizzeria fra Tranchida e la candidata dello schieramento avverso Cettina Montalto (compagna di Luigi Manuguerra morto durante il lockdown da Covid 19). Una cena nella quale, secondo Nino Oddo, si sarebbe verificato un compromesso elettorale fra Tranchida e i Manuguerra attraverso il sistema del voto disgiunto.

Oddo venne querelato da Tranchida per “diffamazione” e per questo venne condannato in primo grado a Trapani. Oggi, invece, la sentenza di Appello che ribalta l’esito del primo grado di giudizio.

La giustizia ha spesso tempi troppo lunghi. E purtroppo arriva a distanza di anni, dopo che fatti aventi valenza politica e talvolta penale hanno prodotto in maniera irreversibile effetti
Sul governo di territori. Rimane il riconoscimento morale per avere sostenuto tesi e denunciato fatti che alla distanza, molto alla distanza purtroppo, trovano conferma in sentenze
“. Così conclude Nino Oddo.

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