di Mario Torrente
Questo pomeriggio ad Erice si è tenuta la processione di San Francesco di Paola, ricorrenza molto sentita nella comunità muntisa che ogni anno chiama a raccolta tanti fedeli e visitatori.
La bellissima immagine di San Francesco di Paola è uscita alle 15 in processione con il sottofondo dello scampanio e delle note della banda musicale. Il corteo religioso ha quindi percorso le principali le strade di Erice accompagnata da tanti fedeli. Quest’anno la processione non è però potuta passare dal Balio, a causa dei lavori in corso nei giardini ericini, dove solitamente il Santo viene rivolto verso le terre sottostanti dell’Agroericino, un tempo il territorio del Comune di Monte San Giuliano, in segno di benedizione.
Si tratta infatti di una ricorrenza molto sentita dalla comunità muntisa, che ogni anno si occupa della processione dei Santu Patri, e che porta indietro nel tempo di Erice, quando l’allora Monte San Giuliano era legato al lavoro nei campi in tutta la vasta valle chiamata oggi Agroericino. E le preghiere sono le stesse di tanto tempo fa, quando in questi riti religiosi si concentravano le speranze e le attese di tante comunità. Santu Patre oltre ad essere il protettore di chi va per mare è infatti anche il patrono di chi lavora nei campi. Un sottile filo, carico di fede e tradizione, lega dunque mare, monti e campagne nel nome di San Francesco di Paola.
Si è tenuto invece il secondo momento di benedizione davanti alla croce che si trova nei pressi di porta Trapani, guardando verso il mare ed il centro urbano della città. Da qui il corteo religioso è passato davanti la Matrice per poi fare rientro, attorno alle 18, nella chiesa di San Francesco di Paola, vicino porta Carmine, dove si è tenuta la messa celebrata da padre Piero Messana, che alla fine ha rivolto una preghiera a Santu Patre per fare arrivare la pioggia dopo mesi di siccità.
(foto Mario Torrente)