Musica sacra barocca e immagini di dolore attuale si sono fuse domenica sera nella Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Trapani per “Passio Christi per Passionem Mariae”, evento organizzato dall’Ente Luglio Musicale Trapanese in omaggio ai 300 anni dalla morte di Alessandro Scarlatti.
L’atmosfera suggestiva ha accolto un pubblico partecipe, trasportato in un viaggio multisensoriale: dalle note del Salve Regina e dello Stabat Mater, eseguite dal soprano Valeria La Grotta e dal contralto Antonella Di Giacinto, fino alla forza visiva dell’installazione fotografica “Stabat Mater del nostro tempo”. Le immagini, disposte ai lati dell’ensemble orchestrale guidato da Mirco Reina, evocavano un intenso dialogo tra la sofferenza della Vergine e quella delle madri di oggi, vittime di guerre e tragedie.
“Scarlatti parla ancora al nostro tempo”, ha affermato il direttore artistico Walter Roccaro. “La sua musica è uno specchio potente del dolore e della speranza umana”.
L’evento, che ha inaugurato la Settimana Santa trapanese, ha anche valorizzato il legame tra il compositore e la città, evidenziato da autografi firmati “drepanensis”.
L’installazione resta visitabile fino al 20 aprile nella stessa chiesa.