Di Pamela Giacomarro
Ci sono giorni che non si dimenticano. Ci sono vittorie che non si contano solo con i punti sul tabellone ma che diventano storia. Ieri è stata una di quelle domeniche. Grazie al trionfo contro Treviso e la sconfitta di Tortona a Sassari, la Trapani Shark è la prima squadra a conquistare aritmeticamente un posto nei playoff.
Una squadra che meno di un anno fa festeggiava la promozione tra i cori e le lacrime. Una squadra salita nella massima serie – dopo ben 32 anni – tra mille interrogativi. Quella neopromossa ha scritto una favola. E lo ha fatto lottando, con il cuore. La partita di ieri contro Treviso lo racconta meglio di qualsiasi parola.
Contro i veneti, i ragazzi di coach Jasmin Repesa sono partiti in salita. Il primo quarto si è chiuso sul 14 a 17 per Treviso. Nel secondo periodo, gli ospiti hanno mantenuto il controllo portandosi a +10. È in quel momento che i granata hanno cambiato marcia con le triple di Alibegovic e Rossato che hanno infiammato il Palashark. All’intervallo, il punteggio è stato ribaltato: 43 a 42 per gli shark. Il terzo periodo è stato un autentico capolavoro tattico e tecnico: Trapani ha dominato, grazie ad uno svavillante Horton, top scorer di giornata con 21 punti, piazzando un parziale di 31 a 11 e portandosi sul 71 a 55 .
Nell’ultima frazione, il margine è arrivato fino al +20. Treviso ha provato a rientrare con un break di 10-0, ma Galloway, insieme a un ispiratissimo Alibegovic, ha chiuso ogni discorso. La sirena ha sancito la vittoria dei granata per 92-85. Quella di Trapani non è solo una favola sportiva. E’ un percorso costruito con lucidità, lavoro quotidiano e ambizione. Una squadra che ha fatto del gruppo la sua forza e che ora può guardare ai playoff con orgoglio, con la consapevolezza di chi non è lì per caso. Adesso bisogna guardare alla prossima sfida casalinga di sabato 19 aprile, quando al Palashark arriverà Venezia. “Abbiamo già vinto” ha commentato il presidente Valerio Antonini con un post su X. “Stiamo stracciando ogni record – ha aggiunto – ma ora viene la parte più difficile, superare l’ultima soglia e vincere”.
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