di Fabio Pace

L’amore percorre strade tortuose. Alcune delle quali, quando l’amore si traduce in pretesa e possesso, incrociano anche il codice penale. Accade a Locogrande, frazione agricola del trapanese, dove i militari diretti dal Maresciallo Capo Piero Piacentino, hanno arrestato un 77enne trapanese con l’accusa di atti persecutori continuati e violazione del divieto di avvicinamento alla parte offesa. La vittima è una donna, sposata, che l’uomo aveva conosciuto nel 2018 perché aveva fatto da badante alla moglie. Quando quest’ultima è morta il pensionato ha chiesto alla badante se fosse disposta a continuare a lavorare per lui. La proposta fu rifiutata. Un NO che non fu accettato. Da quel giorno il tenero pensionato, forse anche innamorato, diventa uno stalker seriale attraverso una serie di comportamenti persecutori e molesti che causarono nella vittima un forte stato di ansia, preoccupazione e paura. Al punto che arriva la denuncia ai Carabinieri. Dalle indagini dei militari emerse come ogni giorno il 77enne passasse svariate volte dall’abitazione della sua vittima e le telefonasse insistentemente, fino a giungere ai danneggiamenti all’auto della donna, perfino spiegandole di compiere tali gesti perchè ripetutamente rifiutato. Il primo provvedimento a tutela della vittima è stato emesso nello scorso mese di aprile. Al pensionato è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima. Misura che, neanche a dirlo, non è bastata a tenerlo lontano “dalla amata”. L’ultimo “gesto d’amore”, però, è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza di una attività. I carabinieri hanno potuto vederlo mentre, violando il divieto di avvicinamento, bucava volontariamente le ruote dell’autovettura della vittima con degli arpioni appuntiti in ferro. Prova ultima e definitiva che, insieme alle altre condotte persecutorie, hanno permesso ai carabinieri di Locogrande di redigere il rapporto sulla base del quale la Procura di Trapani ha chiesto al GIP la misura cautelare degli arresti domiciliari con “braccialetto elettronico”.