Ieri il sacro simulacro è stato accompagnato in processione da tanti fedeli
Una comunità in processione per la Madonna di Fatima. Le celebrazioni in segno di devozione a Maria hanno raggiunto l’apice ieri nella giornata che ricorda l’apparizione della Madonna ai pastorelli avvenuta il 13 maggio del 1917 in Portogallo. Il programma della festa, a Trapani, ha preso il via nella mattinata con la tamburata ad anticipare il percorso della processione. Nel pomeriggio la santa messa officiata dal vescovo della Diocesi di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli il quale, durante l’omelia, ha ricordato le recenti stragi sul lavoro: «La festa di quest’anno s’intreccia con le notizie ancora vive e drammatiche dei morti sul lavoro e in particolare del funerale di Roberto Raneri», ha sottolineato Fragnelli. «Dall’altro lato si lega profondamente alla festa di Pentecoste ed è per questo, insieme con Maria, che è la potenza dell’Altissima». «Questa comunità sta rendendo possibile il legame tra la fede semplice del popolo e la risposta pensata della fede che dalla tradizione cattolica, una fede mariana capace di evangelizzare anche le nuove generazioni come ci ha ricordato papa Francesco nella visita ad limina». A seguire, il corteo processionale. Il simulacro della Madonna di Fatima, portato in spalla e accompagnato dalla banda Maestro Asaro di Paceco, ha attraversato in gran parte le vie cittadine del territorio trapanese e alcune di quello ericino. Un momento molto sentito non soltanto dalla comunità parrocchiale ma da tutta la città e ben predisposto dal comitato organizzatore. Il rientro della statua, dopo i giochi pirotecnici, è avvenuto attorno a mezzanotte e trenta. «Custodiamo tutti – ha detto il parroco Don Antonino Gerbino – una gioia nel cuore, quella di ieri pomeriggio insieme al nostro vescovo insieme al popolo di Dio in cammino per le vie del nostro ricco territorio. La presenza della comunità nel servizio liturgico e logistico per tutta l’organizzazione della festa ci ha coinvolti in un servizio impegnativo e faticoso». Il programma delle celebrazioni si chiuderà giovedì 16 con la santa messa e l’acchianata del simulacro.
Mirko Ditta