Il deputato Antonio Lombardo, del Movimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione parlamentare con la quale chiede ai ministri delle Difesa, Guerini, e dell’Interno, Lamorgese, “Quali sono le iniziative del governo per recuperare il pescatore ancora disperso?”, membro dell’equipaggio del peschereccio Nuova Iside, inabissatosi lo scorso 12 maggio ed individuato il 21 giugno dal cacciamine Numana della Marina Militare. «I familiari delle tre vittime del naufragio – afferma Lombardo – a quasi due mesi dalla tragedia, chiedono con grande forza che venga recuperato il relitto, che giace a circa 1400 metri di profondità nel mare di San Vito Lo Capo, all’interno del quale, verosimilmente, è ancora intrappolato il corpo del giovanissimo membro dell’equipaggio, Vito Lo Iacono, ancora non ritrovato». Dalla evoluzione della vicenda, inchiesta giudiziaria compresa, il peschereccio della flotta di Terrasini sembra destinato a restare in fondo al mare nonostante Rosalba Cracchiolo, moglie di Matteo e madre di Vito Lo Iacono continui a chiedere con forza che venga recuperato il relitto, convinta che dentro, sia rimasto incastrato il figlio 27enne. La Procura di Palermo, titolare dell’inchiesta, sta valutando l’ipotesi che il peschereccio sia affondato per una collisione con la petroliera Vulcanello, e vi è il sospetto che al momento dell’incidente nella sala comandi della Vulcanello non ci fosse nessuno a vigilare. Tracce radar accreditano la presenza della petroliera e del peschereccio nella stessa area su rotte compatibili con una collisione. Quattro gli indagati, il comandante della petroliera, l’armatore della società Augusta Due del gruppo Mednav e due ufficiali in servizio in plancia, accusati di omicidio colposo e omissione di soccorso.