Il sole, il vento e il mare sono da secoli gli ingredienti naturali delle saline del litorale trapanese e dello Stagnone di Marsala in particolare, dove viene coltivato e lavorato un sale marino unico. Ieri nelle saline “Ettore e Infersa” è iniziata una nuova avventura: la raccolta a mano del sale in notturna. I salinari della “Sosalt” – eredi della tradizione di un mestiere antico e affascinante, faticoso ma ricco di significati storici e culturali – hanno iniziano la raccolta del sale: dal pomeriggio alla mezzanotte si sono mossi tra le oltre cento vasche nel cuore dello Stagnone, pale piatte alla mano, per dare corpo a un progetto che l’azienda trapanese ha ribattezzato “Il sale incontra la luna”.
Prende così forma l’esperienza innovativa della raccolta notturna nata da un’idea di Giacomo D’Alì Staiti, presidente della “Sosalt spa”, anima dell’azienda.
Nel panorama unico delle saline dello Stagnone di Marsala – luogo di migrazione e stazionamento dei fenicotteri rosa e di altre 80 specie di uccelli – con le isole Egadi e il Monte Erice che fanno da meraviglioso sfondo naturale, si vedranno quindi al lavoro i salinari, eredi di una tradizione che conserva i riti e i segreti inalterati negli anni.
La “Sosalt” cresce in modo costante e armonioso ed è presente con il sale marino sul mercato nazionale ed in oltre 32 altri paesi del mondo.

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