Le recenti normative anti-covid da parte del Governo hanno ingessato gli spostamenti degli stranieri sbarcati in Sicilia o trattenuti nei due Centri per il Rimpatrio dell’isola Trapani e Caltanissetta che si trovano attualmente nell’impossibilità di eseguire i rimpatri, ad esclusione dei voli charter organizzati dal Ministero dell’Interno in virtù di accordi bilaterali con alcuni Stati (Tunisia, Egitto, Nigeria e Georgia).

Infatti, né il Governo, né il Ministro dell’Interno hanno valutato l’esigenza di inserire delle deroghe per gli stranieri che essendo sprovvisti di Green-Pass rafforzato, di fatto, non possono essere imbarcati su voli e navi di linea per l’esecuzione del rimpatrio e non è nemmeno possibile farli transitare sullo stretto di Messina a bordo dei traghetti di linea per essere redistribuiti sul territorio nazionale nei centri per richiedenti Protezione Internazionale.

Materialmente, denuncia il sindacato di Polizia Italia Celere, chi sbarca in Sicilia resta bloccato sull’isola e, nel frattempo, il numero delle persone che, durante la permanenza compiuta a bordo delle navi quarantena, presenta la richiesta di Protezione Internazionale, sta aumentando vertiginosamente. Queste condizioni stanno portando velocemente al collasso le strutture di accoglienza dell’Isola nel totale disinteresse delle Istituzioni Governative nazionali e regionali.