Trapani: Tari alle stelle

Trapani si aggiudica un’altra maglia nera: è la terza città italiana con la Tari più alta. Lo rivela un’indagine condotta dal Servizio Stato sociale, Politiche fiscali e Previdenziali, Immigrazione, diretto dal segretario confederale Santo Biondo.
Un peso sempre più gravoso per i contribuenti: nel 2024, la tassa sui rifiuti ha raggiunto un costo medio annuo di 510 euro per famiglia, registrando un aumento dell’8,2% rispetto ai 472 euro del 2023.

«La situazione è paradossale – denuncia Tommaso Macaddino, segretario generale della Uil Trapani –. Le famiglie vengono continuamente tartassate, mentre i prezzi dei beni essenziali non smettono di salire, prima a causa della pandemia, poi della guerra. Ora incombe anche la minaccia dei dazi statunitensi, le cui conseguenze sui territori sono ancora incerte».
Il report, basato sulle delibere tariffarie comunali e sugli ultimi dati Istat sui redditi netti familiari, evidenzia come la Tari a Trapani superi di gran lunga la media nazionale, che si attesta a 337,77 euro annui.
«La nostra indagine – prosegue Macaddino – dimostra come i trapanesi debbano destinare alla Tari una quota del proprio reddito nettamente superiore rispetto alla maggior parte degli altri capoluoghi di provincia. Questo non fa che ampliare le disuguaglianze e aggravare il divario economico.”
La Uil, a tutti i livelli, chiede da tempo risorse, investimenti e sviluppo per il territorio. “Ora più che mai – conclude Macaddino – è urgente un confronto serio tra istituzioni e parti sociali per individuare soluzioni concrete e immediate».