Ritardi per altri esami diagnostici in provincia. La ‘denuncia’ di Alberto Di Girolamo

“Dopo lo scandalo del ritardo dei referti degli esami istologici e delle lunghe liste d’attesa, corre voce e sono sempre più insistenti che centinaia di donne avrebbero fatto “la mammografia” come screening e da mesi sono in attesa del referto, così come tanti altri per la ricerca del “sangue occulto nelle feci”. Questi screening sono quelli più comuni a cui le persone soprattutto se invitate, si sottopongono per una diagnosi precoce di una eventuale neoplasia alla mammella e/o al colon retto. Neoplasie comuni con alta probabilità di guarigione se diagnosticate precocemente e curate in centri di eccellenza. Se dovesse corrispondere a verità questo ritardo nella refertazione, come sembrerebbe, ci si potrebbe trovare di fronte a un altro scandalo. Nel meridione, per questioni culturali e per mancanza di centri di riferimento, non sono tante le persone che si sottopongono ad accertamenti preventivi, e a pagamento comprensibilmente sono ancora di meno. Se la risposta arriva dopo mesi, può diventare un dramma, come è accaduto per il ritardo degli esami istologici. Inoltre sembra che anche le lettere d’invito per sottoporsi a questi screening arrivino sempre a meno persone o forse non arrivano più. Perché sta succedendo tutto questo? E’ sempre più chiaro perché in Sicilia rispetto alle regioni del centro nord, la mortalità per neoplasie è più alta. Si fa poca prevenzione, le diagnosi precoci sono più rare, i tempi d’attesa per le cure sono troppo lunghi, mancano i centri di eccellenza o gli ospedali a indirizzo oncologico, soprattutto nelle province non metropolitane. E’ assolutamente necessario invertire la rotta. Visto tutti questi problemi, che portano inevitabilmente a un aumento di mortalità, all’emigrazione forzata di tanti pazienti, a un aumento di spesa per i cittadini, sarebbe inoltre opportuno che i governi regionali e nazionali mandassero dei nuovi ispettori per verificare tutte le anomalie e i ritardi nell’Asp di Trapani e trovare i rimedi, che ci sono, basta volerlo”.

Alberto Di Girolamo