Siccità in Sicilia, la Protezione Civile rassicura

La Sicilia affronta una situazione idrica delicata, ma non drammatica. Lo chiarisce Salvo Cocina, dirigente generale della Protezione Civile regionale e coordinatore della Cabina di regia per la siccità, rispondendo a recenti dichiarazioni allarmistiche sulla presunta imminente esauribilità degli invasi.

“Parlare di invasi esauriti entro sei mesi o di emergenza idrica drammatica a Palermo – afferma Cocina – non rispecchia la realtà. Serve maggiore attenzione ai dati concreti e aggiornati, per evitare inutili allarmismi che rischiano solo di disorientare l’opinione pubblica”.

Negli ultimi mesi, la Regione Siciliana ha attivato misure straordinarie per fronteggiare la siccità. La Cabina di regia, istituita appositamente, ha già tenuto quasi cento riunioni operative. Sotto il suo coordinamento, i gestori delle reti idriche hanno avviato centinaia di interventi su tutto il territorio: individuazione di nuove fonti d’acqua, riduzione delle perdite e razionalizzazione dei prelievi dagli invasi. Queste azioni hanno già prodotto effetti positivi, soprattutto nelle province di Enna e Caltanissetta, dove la fase di massima emergenza può dirsi superata.

La situazione resta più complessa nella Sicilia occidentale. Qui, per il terzo anno consecutivo, le piogge invernali si sono rivelate scarse e i livelli degli invasi risultano inferiori rispetto allo scorso anno. Nonostante ciò, gli interventi già messi in campo consentono di garantire scorte idriche sufficienti almeno fino a marzo 2026. Un risultato che tiene conto anche dell’ipotesi – considerata comunque remota – che da qui a quella data non si registrino ulteriori precipitazioni.

A rafforzare le risorse disponibili, contribuiranno anche i tre dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, attivi prima dell’estate. A Palermo, inoltre, si avvieranno a breve due nuovi impianti, con un avviso pubblico per il progetto di finanza in fase di pubblicazione.

“La situazione rimane seria – conclude Cocina – ma sotto controllo. Oltre agli interventi emergenziali, stiamo portando avanti opere strutturali fondamentali, come il rifacimento delle reti idriche cittadine, per ridurre le perdite e migliorare la resilienza del sistema idrico regionale”.