Pamela Giacomarro
C’è anche il nome del dirigente del settore Lavori Pubblici del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Maurizio Giuseppe Falzone, tra i tredici indagati nell’ambito della maxi inchiesta su corruzione e appalti, condotta dalla Procura di Agrigento che ha portato all’arresto di cinque persone. Secondo gli investigatori, Falzone avrebbe avuto un ruolo chiave nell’assegnazione irregolare di un appalto da oltre 2,3 milioni di euro, destinato alla manutenzione della strada provinciale 19 “Salaparuta-Santa Margherita Belice”.
In cambio, avrebbe ricevuto una tangente da 135 mila euro. L’appalto, finanziato dal Ministero dei Trasporti e gestito dall’ex Provincia di Trapani, sarebbe stato assegnato all’impresa EdilRoad, considerata riconducibile alla famiglia Caramazza e all’ex assessore comunale di Favara, Luigi Sutera Sardo, entrambi finiti in carcere. Il denaro, secondo gli inquirenti, sarebbe stato consegnato in contanti a Falzone tramite l’architetto Sebastiano Alesci, ex dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Ravanusa e oggi alla guida dell’ufficio tecnico del Comune di Licata. Alesci, attualmente ai domiciliari, avrebbe anche suggerito i punteggi da attribuire in sede di gara per favorire l’aggiudicazione alla EdilRoad, oltre a trasportare fisicamente il denaro in più occasioni. Ieri gli agenti della squadra Mobile hanno perquisito l’appartamento e l’ufficio del dirigente. Tutti gli indagati sono chiamati a rispondere di corruzione, turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti, ricettazione, peculato e falso ideologico.